Il blitz “Falco”, “non imponeva servizi di sicurezza nei locali”, cadute le accuse ad un indagato: il riesame rivede il caso

 
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Gela. Le accuse nei suoi confronti sono cadute davanti ai giudici della Corte di Cassazione che hanno annullato il provvedimento dei magistrati del riesame di Caltanissetta. Accuse cadute. Adesso, gli stessi giudici nisseni dovranno rivedere il caso di Emanuele Emmanuello, coinvolto nel blitz antimafia “Falco”. Per gli investigatori, avrebbe imposto i suoi servizi di buttafuori ai titolari di due locali della città. Accuse sempre respinte dall’indagato e dal suo difensore di fiducia, l’avvocato Filippo Spina. Negli scorsi mesi, i giudici del riesame di Caltanissetta, accogliendo la richiesta dei pm della Dda, avevano disposto gli arresti domiciliari. Verdetto annullato dai giudici di Cassazione che, accogliendo il ricorso del difensore, hanno escluso un collegamento tra Emmanuello e le presunte richieste estorsive, poste per il tramite dell’imposizione dei servizi di sicurezza nei due locali. Così, dopo l’annullamento giunta dai magistrati romani, la prossima settimana saranno quelli nisseni a dover rivalutare il caso.

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