Il candidato può attendere…i leghisti pronti all’unità: “Mandanti gelesi ci vogliono delegittimare”

 
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I leghisti rompono con Forza Italia

Gela. Niente investitura ufficiale del candidato a sindaco, ma i leghisti ne hanno approfittato per far pesare i numeri. Alla presentazione del nuovo circolo coordinato da Giuseppe Spata c’erano tanti simpatizzanti, gran parte del centrodestra cittadino, l’Ugl, esponenti dell’area civica e militanti che sono arrivati anche dai centri vicini. Tutti ad attendere le parole del senatore Stefano Candiani e di uno dei suoi referenti sul territorio, il deputato Alessandro Pagano. Il candidato lo sceglieranno dopo il confronto con gli alleati locali e proprio all’unità del centrodestra hanno inneggiato gli ospiti politici, dagli esponenti di DiventeràBellisima a quelli del patto civico e di Fratelli d’Italia passando per l’imprenditore Maurizio Melfa e il coordinatore del Popolo della famiglia Emanuele Zappulla. I leghisti sembrano convinti di poter avere i numeri giusti, soprattutto insieme ad altre entità politiche del centrodestra. Candiani e Pagano hanno subito voluto rispondere alle voci che danno il partito locale in mano a chi deve fare i conti con parentele pesanti oppure con “amicizie” pericolose. “E’ un chiaro tentativo di delegittimazione – ha detto il deputato nisseno – contro gente che non ha mai fatto politica. I mandanti sono gelesi ma noi reagiamo con dignità e onestà. Mi sto già muovendo per chiedere un maxi risarcimento economico. Io mi sono sempre battuto per questa città. Sono stato tra i pochi a contestare il protocollo d’intesa di cinque anni fa che ha condotto al ridimensionamento di Eni. Puntiamo sui movimenti civici, sui partiti liberi e sul sindacato che non si è mai venduto”. Negli ultimi giorni, anche attraverso un servizio giornalistico, diversi esponenti del nuovo circolo e lo stesso Pagano sono stati associati a personaggi orbitanti nella dimensione della criminalità locale. “Sono maldicenze”, ha esordito Spata citando anche San Filippo Neri. In più occasioni, ha richiamato le vittime di mafia, sottolineando come “l’antimafia non ha colori politici”. Il coordinatore del circolo, per diversi anni è stato ai vertici della sezione locale di “Libera”.

Giuseppe Spata contro quelle che ha definito “maldicenze”

“Noi non diamo ospitalità agli ascari – ha detto Candiani – questo circolo ha la stessa affidabilità di quelli del nord Italia o di Firenze. Se a Gela ci saranno persone serie noi siamo pronti a fare squadra”. Dalla platea, è stato il segretario confederale dell’Ugl Andrea Alario a lanciare l’allarme sicurezza davanti al sottosegretario al ministero dell’interno. “Non possiamo accettare che un imprenditore debba sopportare la distruzione della propria attività, magari a causa di incendi dolosi – ha spiegato il sindacalista – servono più risorse per la sicurezza”. Candiani ha spiegato che il governo ha stanziato quattrocento milioni di euro per nuove assunzioni tra le forze dell’ordine. Il circolo leghista ha il pieno sostegno dei generali di Matteo Salvini mentre all’ex chiesa di San Giovanni si sono visti pochi salviniani della prima ora, quelli che hanno contestato le scelte più recenti e che sono entrati in contrasto con la linea voluta da Candiani già all’indomani delle legislative dello scorso anno. A questo punto, non è da escludere che i leghisti possano avere una voce in capitolo quasi decisiva sulle sorti dell’alleanza locale di centrodestra.

1 commento

  1. Una coalizione con tutte le forze del CDX per vincere a prima battuta anche senza forza Italia ,non sarebbe male, io da ex grillino lo spero, naturalmente senza trascurare i movimenti civici.

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