Il caos rifiuti non è finito…gli hashtag non bastano: il servizio “drogato” in mano a pochi

 
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Gela. Nonostante l’avvio delle attività di rimozione straordinaria dei cumuli, in molti quartieri l’inferno dei rifiuti è ancora sotto le abitazioni dei residenti (come dimostrano le foto che pubblichiamo). Scavone, via Venezia, le aree limitrofe al centro storico e tante zone rurali e balneari. Sono solo alcuni dei punti deboli di una strategia che mostra limiti ovunque. Il sindaco Domenico Messinese e il suo vice Simone Siciliano, che ai tempi della campagna elettorale (quando erano grillini) avevano lanciato la crociata proprio contro i servizi aggiuntivi e la Tekra, non hanno fatto altro che proseguire lungo la scia della precedente gestione amministrativa. Quindi, servizi aggiuntivi a gogo e debiti fuori bilancio che toccano quota dodici milioni di euro, con i manager di Tekra che aspettano di incassare. Le attività extra contratto hanno drogato un servizio che, da quando è partito, non ha mai veramente coinvolto l’intera cittadinanza. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Con il taglio e senza riassetto quotidiano, sono spuntati cumuli ovunque. Vere e proprie barriere di rifiuti, che non si eliminano con gli hashtag, gli spot patinati o gli avvertimenti da sceriffo di provincia. L’intero servizio, da anni ormai, fa acqua. In municipio, però, la gestione continua ad essere in mano a pochi. Nessun tentativo di voltare pagina, anzi. Messinese e Siciliano si sono affidati agli stessi volti, agli stessi nomi e alle stesse aziende.

Un enorme distesa di rifiuti in via Venezia

Due aziende per lo stesso servizio. Adesso, è spuntata pura la trattativa privata d’urgenza, che ha consentito di affidare il servizio straordinario (quello per la rimozione dei cumuli) alla Licata Clean Service, per poco più di 62 mila euro. In città, adesso, i rifiuti li raccolgono addirittura due diverse aziende, la stessa Licata Clean Service e ovviamente Tekra, che invece continua a gestire in proroga il servizio “ordinario” di raccolta e smaltimento, secondo le fasce della raccolta differenziata. La stessa raccolta differenziata che, al di là di dati, cifre, slide e premi che lasciano il tempo che trovano, ancora pochi hanno veramente assimilato. E’ mancato il coinvolgimento di tanti quartieri che, adesso come in passato, rimangono terra di nessuno. Gli hashtag, gli spot patinati e gli sceriffi di provincia servono a ben poco, mentre la notte i roghi si mangiano tutto.

L’emergenza non è finita

11 Commenti

  1. cari gelesi li abbiamo votati noi e’ ora hanno il diritto di stare 5 anni al governo. La cosa piu’ grave e’ che se si ripresentassero li voteremmo di nuovo. Siamo fatti cosi’…che ci vogliamo fare…buona serata a tutti e mi raccomando come diceva un vecchio saggio ex gelese ormai cittadino di Tusa …”orgogliosi di essere gelesi'”…

  2. Finalmente. Cosa ci voleva. Dovevamo aspettare qualcuno che aveva il coraggio di dire come stanno le cose. I rifiuti sono roba per pochi. Sempre gli stessi decidono tutto loro. Complimenti alla giunta della trasparenza

  3. ma per favore…sempre pronti a scaricare la colpa sugli altri,sulla politica…basterebbe quel senso civico che in molti a gela non hanno. Vi vengono a prendere la spazzatura a casa,e neanche lo apprezzate. Vergognatevi. Non vi meritate questo trattamento privilegiato. Ben vi sta affogare nell’immmondizia.

  4. Il problema non é dell’amministrazione. Il vero problema sono i gelesi incivili e poco rispettosi del territorio. Un esempio lampante é che vicino la mia abitazione, hanno provveduto a rimuovere i rifiuti e pulire. Il gelese, incivile com’é cosa fa’? Semplice delinque abbandonando nuovamente rifiuti. Quindi il problema principale é la popolazione. Punto e basta. Invece di fare articoli per il popolo, ogni tanto qualcuno contro non guasterebbe. Aiuterebbe a riflettere penso e forse ad essere un pochetto causativi.

    • Cittadini incivili,sono diversi anni ormai che si fa la differenziata a Gela, ma la vilitudine e l’ignoranza fanno da padroni.Per non parlare della realtà lavorativa…si rimane per non abbandonare i cari ma bisognerebbe andare via da qui.

      • Hai ragione, solo che c’è un problema. Io metto a paragone i cittadini incivili con la casta che ci governa, e guarda un po’ cosa mi esce fuori: CHE I POLITICI SONO LA PIÙ BASSA FORMA DI VITA SULLA TERRA. (CIT. Gen. George S. Patton). I “cittadini incivili” come li chiamate voi sono santi al confronto! Quelli come te sono quelli che si fanno fare il lavaggio del cervello e mettere i piedi in testa dai politicanti pupazzi, che hanno sempre tutti i privilegi, vanno al ristorante, viaggiano, pagano i medici professionisti, fanno acquisti per sé e la famiglia GRATIS CON I SOLDI DELLE NOSTRE TASSE. Il tutto vendendo la loro anima, si vendono per il lusso e il potere, trattando la popolazione come un gregge (pensa all’espressione “immunità di GREGGE” sui vaccini).
        SPERO VIVAMENTE CHE LA PROCURA FACCIA CHIAREZZA SU QUESTA VERGOGNOSA VICENDA!

      • Dimenticavo di specificare la natura dell’epiteto con cui veniamo chiamati dai signori che comandano – che poi ubbidiscono a loro volta a chi sta nello scalino più alto della piramide del potere – dicevo dunque l’epiteto con cui veniamo chiamati, no perché “gregge” è riduttivo e può essere usato in senso buono, Gesù ha il Suo gregge, che è l’insieme dei credenti, chiamati anche santi ed eletti. Ma qui parliamo di “bestiame da macello”, carne da sacrificare al dio denaro in nome della loro acclamata superiorità.

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