Il carcere a vita del “fine pena mai”, avvocati e radicali a confronto in città

 
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Gela. Il “fine pena mai” raccontato dagli ostativi, dai detenuti destinati a morire in carcere. Gli avvocati della Camera penale “Eschilo” e gli esponenti di “Nessuno Tocchi Caino” tornano a discutere di come superare il carcere a vita, rendendolo veramente rieducativo. Una tavola rotonda è prevista per venerdì 14 dicembre (dalle ore 16 all’ex chiesa di San Giovanni). Al tavolo, gli avvocati Giacomo Ventura (presidente della Camera penale “Eschilo”), Joseph Donegani, Gioacchino Marletta e Maurizio Scicolone e gli esponenti radicali di “Nessuno Tocchi Caino” Rita Bernardini, Sergio D’Elia e Elisabetta Zamparutti. Ai lavori partecipa anche il magistrato Emanuele Nicosia del tribunale di sorveglianza di Caltanissetta. L’esperienza del carcere sarà raccontata dall’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro, presente al dibattito.

Nel corso dell’incontro sarà anche proiettato il documentario “Spes contra spem” di Ambrogio Crespi che esamina proprio le vite di alcuni ostativi, condannati al carcere a vita. E’ previsto il saluto del commissario Rosario Arena.

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