Il caso del bene confiscato nel mirino di Striscia (Video)

 
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Gela. Il caso del bene confiscato alla mafia e occupato abusivamente denunciato dal  Giornale Di Sicilia e dal nostro sito il 5 ottobre scorso è finito nel mirino di Striscia La Notizia.

Il tg satirico ha inviato Stefania Petix e il suo bassotto a Gela per approfondire la vicenda. La giornalista in stivali gialli ha intervistato le figlie di Crocifisso Lauretta ed il sindaco Angelo Fasulo.

Vorremmo premettere che nessuno vuole infangare la famiglia Lauretta, le sue figlie o le persone che vivono in quell’immobile, ma segnalare quel che resta un abuso (ci riferiamo alle accuse mosse nei nostri confronti dai familiari). Le stesse donne intervistate dalla Petix hanno ammesso di aver edificato il secondo piano e di occupare abusivamente anche quel quarto di immobile che dovrebbe essere nella piena titolarità dello Stato. Che poi il secondo piano sia stato sanato attraverso un provvedimento amministrativo lo dovrà accertare il Comune. Di certo in quell’immobile hanno erogato luce, acqua e gas pur se una precisa direttiva vieta agli enti di stipulare contratti in assenza di concessione in sanatoria.

Nessun accanimento, solo il diritto-dovere di informare. Ogni cittadino ne trarrà le opportune riflessioni.  Chi scrive ha una madre di 72 anni che vive con una pensione di 550 euro al mese e ne paga circa 300 solo per l’affitto di un appartamento. Non ha mai pensato di occupare abusivamente un immobile o costruirlo ex novo. A meno che non si voglia giustificare con “lo stato di necessità” o il “bisogno” qualsiasi illegalità. Ci sono altre strade da perseguire, e pur se non piacciono, vanno rispettate. 

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