Il caso Timpazzo, “i verbali della discarica vanno sequestrati”: accuse contro manager e imprenditori

 
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Gela. I verbali delle attività svolte, a cavallo tra 2010 e 2011, all’interno della discarica di Timpazzo vanno sequestrati e messi a disposizione dei difensori dei sette imputati. Verbali da sequestrare. Le vicende del sito di conferimento, infatti, sono arrivate a processo. Davanti al giudice Ersilia Guzzetta, sono finiti ex vertici dell’Ato ambiente Cl2, tecnici responsabili della stessa discarica e titolari delle aziende che si occuparono del servizio di raccolta e smaltimento. Devono rispondere di una serie di presunte irregolarità gestionali che avrebbero coinvolto le operazioni di smaltimento dei rifiuti. I verbali, da diversi mesi, sono stati richiesti dall’avvocato Giacomo Ventura, difensore di uno degli imputati, senza però ottenere alcuna risposta dagli uffici dell’ex Ato. Dall’analisi dei libri giornali, secondo lo stesso difensore, sarebbe possibile accertare se i presunti problemi tecnici riscontrati nel corso di una doppia ispezione condotta dai militari della guardia di finanza nel sito fossero anche precedenti al periodo finito al centro delle verifiche. A rispondere alle accuse sono Grazia Cosentino, Francesco Liardo, Giuseppe Puleo, Paolo Alescio, Rocco Greco, Concetta Meli e Salvatore Stamilla. Davanti alla richiesta, il giudice Guzzetta si è riservata di decidere.

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