Il centro di raccolta dei rifiuti nell’ex terminal bus, nella zona c’è una rivendita di frutta e verdura

 
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Gela. L’amministrazione potrebbe tornare a dotarsi, nel rispetto degli obblighi di legge, di un Centro comunale di raccolta (Ccr). Il centro in contrada Brucazzi. La struttura dovrebbe sorgere all’interno del terminal bus di contrada Brucazzi, di proprietà dell’Irsap (ex Asi). Per realizzarla sarà necessario sgomberare una rivendita all’ingrosso e dettaglio di prodotti ortofrutticoli e l’Ast, società che effettua il servizio di trasporto urbano. Quest’ultima ormai da tre anni non utilizza il parcheggio, mentre l’azienda ortofrutticola non pagherebbe la retta di affitto ormai dal 2009. Il provvedimento di avvio del Ccr è stato firmato dalla dirigente del settore Istruzione e ambiente, Patrizia Zanone, e dal vice sindaco Simone Siciliano. In contrada Brucazzi, inoltre, sono insediati anche i volontari del servizio di protezione civile dell’associazione Giubbe d’Italia.

Nella zona c’è già una rivendita d’ortofrutta. Uno studio di fattibilità e un sopralluogo al terminal bus è stato effettuato dall’assessore Piero Lorefice e dal funzionario Mario Cernigliaro che ha redatto una relazione tecnica indicando tutti gli interventi necessari a rendere conforme il terminal bus. Una corsa contro il tempo che investirà il settore Edilizia, chiamato a richiedere all’Irsap la disponibilità al cambio di destinazione d’uso dell’area di contrada Brucazzi; il settore Lavori pubblici incaricato a rendere idonea la struttura e ottenere l’autorizzazione sanitaria. Il Centro comunale di raccolta sarà gestito provvisoriamente, per sei mesi, dalla Tekra, società campana che si occupa del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Come aveva sottolineato l’amministratore della Tekra, Alessio Balestrieri, l’adozione del Ccr è obbligatoria per il Comune e risulta determinante per ottimizzare il servizio “porta a porta” di raccolta dei rifiuti. Lo stesso consente di raccogliere e trattare i rifiuti. Il precedente Ccr era stato allestito dalla precedente amministrazione lungo la statale 117 bis, alle porte del centro abitato, e successivamente chiuso dal sindaco Domenico Messinese che aveva riscontrato anomalie oltre ad un affitto esoso dell’area.

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