Il centrodestra chiude la porta al “bluff” del finto azzeramento, Messinese incassa un altro no ma si tiene i suoi uomini

 
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Gela. Il centrodestra a sostegno della terza giunta Messinese?

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Il centrodestra non ci sta. La trattativa, almeno per ora, è saltata prima ancora di nascere. I telefoni di quelli del centrodestra hanno iniziato a squillare solo nelle scorse ore. Questa volta, però, niente mediatori azzerati, ovvero Simone Siciliano e Fabrizio Morello, a contattarli sarebbe stato direttamente il sindaco. Così, ieri sera, diversi uomini di partito si sono visti a quattr’occhi. Tra gli altri, c’erano l’ex deputato regionale forzista Pino Federico, uno che il centrodestra locale riesce ancora a guidarlo a suon di voti, ma anche uno dei fedelissimi locali di Nello Musumeci, il capogruppo in consiglio comunale di DiventeràBellissima Vincenzo Cascino, e l’esponente di Energie per l’Italia Luigi Di Dio. Messinese la sua proposta di giunta l’avrebbe comunicata proprio a Cascino. Ovvero, dentro il centrodestra, con quelli scelti da loro per andare in giunta, ma insieme agli intoccabili, gli azzerati Simone Siciliano e Fabrizio Morello.
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In realtà, Messinese mirerebbe a prendersi anche un terzo assessore, l’identikit potrebbe condurre ad Angelo Caci, uomo di Siciliano e candidato con Alternativa Popolare alle recenti regionali. Una proposta che quelli del centrodestra hanno rispedito al mittente, a quanto pare in maniera compatta. Forzisti, fedelissimi di Musumeci, ma anche quelli di Energie per l’Italia, vogliono una giunta veramente azzerata e non, invece, il fuoco di paglia orchestrato da Messinese, che non vuol proprio rinunciare al triumvirato con Siciliano e Morello. Quindi, salvo ripensamenti di “schegge impazzite” del centrodestra locale, l’accordo non si fa. “Non abbiamo bisogno nè di posti nè di promesse ma di un programma serio”, spiega un esponente impegnato nel confronto delle ultime ore. Del resto, la possibilità di chiudere un’intesa c’era già stata ben prima delle elezioni regionali, ma centrodestra e sindaco non riescono proprio a capirsi. I consiglieri che hanno vinto le regionali, sostenendo la candidatura di Nello Musumeci, sanno di avere una corsia preferenziale a Palermo e le loro carte se le vogliono giocare al meglio, in un’eventuale giunta con i propri colori, senza richiami al recentissimo passato amministrativo. Insomma, non vogliono stare con gli uomini di Messinese che, peraltro, avrebbero più volte contattato diversi “capi” del centrosinistra locale, nel tentativo di approcciarli politicamente. Neanche le larghe intese, sempre che siano possibili, sono opzioni che interessano il centrodestra. “O con noi oppure contro di noi”, sembra questo il contenuto del messaggio politico che quelli di centrodestra hanno messo nelle mani di un Messinese, sballottato proprio tra centrodestra e centrosinistra, pur di non perdere i suoi uomini di riferimento, ufficialmente azzerati.

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