Il centrodestra guarda al post-Messinese, Di Stefano: “candidato condiviso o corro da solo”

 
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Terenziano Di Stefano disponibile a correre per Palazzo di Città

Gela. L’eventuale dipartita anticipata della giunta quater del sindaco Domenico Messinese (che attende l’esito della terza mozione di sfiducia), potrebbe aprire i giochi elettorali molto prima del previsto. I grillini hanno già tenuto a precisare che, questa volta, non vogliono commettere errori di valutazione e nella scelta del candidato sindaco saranno più “ponderati”. Quelli del Movimento cinque stelle, nonostante quanto accaduto con l’attuale sindaco, potrebbero approfittare delle defaillance (che non mancano) delle due coalizioni. Se nel centrosinistra, tanto dipenderà dalle strategie del Pd, nel centrodestra molti cominciano a farsi avanti. Un ruolo nella coalizione, neanche troppo marginale, lo vogliono avere gli autonomisti (di area centrista) che si rifanno all’attuale assessore regionale Mariella Ippolito. L’ex consigliere comunale Terenziano Di Stefano non si nasconde. “Il nostro gruppo – dice – da tempo ha un dialogo aperto con l’assessore Ippolito. Siamo dell’idea che il candidato sindaco del centrodestra vada scelto in maniera unitaria. In quel caso, noi siamo pronti a dare un contributo. Ma non accetteremo scelte imposte a priori. Se così fosse, andremo per la nostra strada e io sono pronto a candidarmi a sindaco”. Di Stefano, che tre anni fa sotto le insegne politiche di Reset (il movimento che sosteneva la corsa a primo cittadino di Peppe Di Dio) non riuscì ad ottenere la riconferma all’assise civica, ribadisce la volontà di sostenere la coalizione di centrodestra e respinge le “voci” che arrivano dalle stanze della giunta comunale.

“Non c’è nessuno che, fuori dal municipio, sta spingendo per accelerare la conclusione dell’esperienza Messinese – continua – nessuna grande mente che pilota politicamente la mozione di sfiducia. E’ la città che ha capito che così non si può andare avanti. In tre anni, nessun risultato da questa amministrazione. L’ingresso dell’assessore Giuseppe Licata? E’ un amico e lo stimo ma onestamente non ho capito per quale ragione abbia aderito ad un progetto politico che non avrà futuro. Ricordiamoci che gli elettori hanno bocciato l’ex sindaco Angelo Fasulo e credo che per le stesse ragioni bocceranno un’eventuale ricandidatura di Domenico Messinese o del suo vice Simone Siciliano. Se il sostegno di Licata e del gruppo che c’è dietro a lui è finalizzato a questo, allora vedo poche speranze”. Nel centrodestra, qualcosa inizia a muoversi. Ovviamente, tutto dipenderà dall’esito della mozione di sfiducia.

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