Gela. Erano partiti a spron battuto, mirando o a un governo “istituzionale” oppure alla terza mozione di sfiducia al sindaco. In poche settimane, però, quella che sembrava una proverbiale accelerata si è trasformata in una brusca frenata. Adesso, il centrodestra locale, che comunque ha tenuto anche alle amministrative appena concluse, cerca di darsi un “decalogo” o perlomeno una direzione condivisa. Per ora, tante anime senza una vera identità di coalizione. Si va dai centristi di Noi con l’Italia per arrivare ai leghisti. In mezzo ci sono forzisti, fedelissimi di Nello Musumeci e gli esponenti di Energie per l’Italia (e fuori da Palazzo di Città anche quelli di Fratelli d’Italia e dei movimenti che si rifanno a quest’area politica). Tanti giustificano lo stop con gli avvertimenti della Corte dei Conti, che ha imposto all’amministrazione comunale di adottare (entro sessanta giorni) le misure correttive che possano evitare il disastro dei conti dell’ente. Anche quelli del centrodestra hanno inneggiato alla “responsabilità”. Però, lo stallo crea confusione e il sindaco Domenico Messinese cerca “alleati”, magari per completare la giunta monca. I forzisti si sono fermati un giro, dopo l’azzeramento dei vertici locali, e anche questo sembra aver inciso. “Il centrodestra cittadino – dice il coordinatore provinciale di Forza Italia Michele Mancuso – ha tutte le possibilità di andare avanti compatto, anche in vista delle prossime amministrative. Non c’è motivo di dividersi e se vogliamo vincere, è necessario trovare l’unità”.
Gli uomini di Musumeci spingono per un incontro. Mancuso conferma che le nomine tra i forzisti locali verranno definite entro le prossime settimane. “L’interlocuzione con il deputato nazionale Giusi Bartolozzi c’è ed è normale che sia così – aggiunge Mancuso – il partito deve essere unito e verranno fissati tutti gli incontri necessari. Forza Italia deve essere il traino della coalizione”. Il centrodestra locale, però, va avanti a ranghi sparsi e gli esponenti di DiventeràBellissima, creatura politica del presidente della Regione Nello Musumeci, sembrano intenzionati a chiedere un incontro, allargato a tutte le forze dell’alleanza.
