Il colpo alla tabaccheria Barranco di via Crispi, condannato un giovane: era minorenne quando entrò in azione

 
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Gela. Insieme a tre complici, due già maggiorenni e uno rimasto non identificato, entrò in azione all’interno della tabaccheria Barranco di via Crispi. La rapina alla tabaccheria. E’ arrivata la condanna per un giovanissimo, minore all’epoca dei fatti. Tre anni e dieci mesi di reclusione sono stati decisi dal giudice dell’udienza preliminare del tribunale dei minori di Caltanissetta. In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, il giovanissimo avrebbe preso parte attivamente al colpo, messo a segno nel dicembre di quattro anni fa. I giovani entrarono nell’attività commerciale, minacciando una dipendente con una pistola giocattolo. L’obiettivo era scappare con l’incasso. Lo stesso titolare, comunque, riuscì a metterli in fuga. I pm della procura minorile hanno chiesto la condanna a quattro anni di reclusione. Il difensore di fiducia, l’avvocato Davide Limoncello, però, ha messo in dubbio la ricostruzione, soprattutto sul piano dell’identificazione dell’imputato. Si arrivò a lui dopo l’esame dei sistemi di videosorveglianza dell’attività commerciale. L’attenzione della difesa si è concentrata anche sul casco che venne utilizzato dal minorenne nel tentativo di impedire l’identificazione. Alla fine, il gup nisseno ha accolto la richiesta di condanna, seppur attenuata rispetto a quanto indicato dal pubblico ministero.

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