Il Comune dà le pagelle ai dipendenti: incentivi solo a chi produce

 
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Gela.Incentivi soltanto a chi merita, stop alle indennità a pioggia. Non ci saranno figli e figliastri. In tempi di vacche magre il Comune tende a razionalizzare le risorse ed a contenere la spesa.

Chiude l’accordo con le Rsu ed evita pericolosi contenziosi che si trascinavano da quattro anni. Soddisfatto il direttore generale Renato Mauro e le rsu sindacali sulla conclusione di una lunga trattativa che cambia lo scenario futuro. “Abbiamo agito nell’interesse assoluto dell’ente e sul raggiungimento della performance che ci impone il decreto Brunetta – spiega il direttore generale – Dal 2012 le indennità e gli altri istituti incentivanti spetteranno esclusivamente ai dipendenti che garantiranno la produttività richiesta, secondo parametri ben precisi”. Sino adesso si è andati avanti per settore. Ogni dirigente decideva chi doveva effettuare lo straordinario, i progetti obiettivi e gli avanzamenti di carriera. Non sarà più così. Su 1 milione e 900 mila euro previsti in bilancio, quasi 1 e 200 mila sono destinati alle progressioni orizzontali dei dipendenti. “Ci saranno tre fasce di merito aziendale – chiarisce il segretario generale Vito Vittorio Scalogna – e la valutazione di ogni singolo dipendente  sarà effettuata dal proprio dirigente sulla base della produttività”.

“Apriamo – continua Mauro – alla massima meritocrazia. Abbiamo anche anticipato i tempi imposti dal ministero e contiamo di approvare il bilancio entro il 31 dicembre per evitare contenziosi o sorprese”.

I sindacati, Guido Dato (Cgil), Guido Catalano (Cisl) e Giampiero Occhipinti (Uil) sono apparsi soddisfatti, dopo aver spesso litigato con l’amministrazione comunale. I numeri dicono che ogni dipendente ha una media di due cause contro il Comune. “Bisogna sensibilizzare i dirigenti – spiega Guido Dato della Cgil – affinchè con i loro atti mettano nelle condizioni i dipendenti comunali a rendere al massimo”. 

L’accordo raggiunto sblocca i soldi per il completamento dei pagamenti delle indennità non versate dal 2008 al 2010: si mira all’approvazione del bilancio di previsione entro i tempi fissati per tutti gli enti pubblici.

“Cerchiamo di uscire dall’anomalia – conclude Mauro – ovvero il bilanci di previsione dovrà essere approvato entro dicembre prima del nuovo anno. Solo così è possibile programmare senza alcun problema”.

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