Il consiglio comunale si insedia, ecco la legge che fa tremare alcuni nuovi eletti

 
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Gela. La prima seduta utile di Consiglio comunale, fissata alle 10,30 di giovedì 23 luglio, potrebbe essere l’ultima per alcuni neo consiglieri eletti. Come evidenziato dai sei punti inseriti all’ordine del giorno della convocazione indetta dal presidente uscente Giuseppe Fava, bisognerà fare subito chiarezza sull’avvenuto rispetto delle condizioni di eleggibilità e candidabilità.

A fare riflettere alcuni neo eletti consiglieri sono i contenuti della legge regionale 31 del 24 giugno 1986, per esaudire la trattazione dei punti 3 e 4 dell’odg. Il testo di legge che regola anche le norme di ineleggibilità e incompatibilità per i consiglieri comunali, al punto 9 dell’articolo 9 (Ineleggibilità) recita testualmente che sono ineleggibili “i legali rappresentanti ed i dirigenti delle strutture convenzionate per i consigli del Comune il cui territorio coincide in tutto o in parte con il territorio dell’Asp locale con cui sono convenzionate…”.

Inoltre, al punto 8, l’incompatibilità viene estesa anche “ai componenti dell’ufficio di direzione dell’Asp locale ed ai coordinatori dell’ufficio stesso, per i consigli del comune il cui territorio coincide in tutti o in parte con il territorio dell’unità sanitaria locale da cui dipendono”. In parole povere, la mannaia potrebbe colpire i candidati al consiglio che figurano nella direzione di unità operative Asp del territorio, i dirigenti di strutture convenzionate Asp o enti regionali.

Per citare alcuni nomi, Sandra Bennici, eletta con la lista “Polo civico”, è attualmente amministratore (consigliere) della Sst: società convenzionata Asp che gestisce la Residenza sanitaria assistita Caposoprano; Antonino Biundo (Pd), ricopre il ruolo di responsabile di Pneumologia presso il presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”; Giuseppe Guastella, Il Megafono, vice presidente dell’Ersu di Catania.

C’è anche il dipendente comunale Pietro Lorefiche, che per non incorrere in eventuali incompatibilità si sarebbe messo in aspettativa prima delle elezioni. Naturalmente “le cause di ineleggibilità non hanno effetto se l’interessato cessa dalle funzioni per dimissioni, trasferimento, revoca dell’incarico o del comando, non oltre il giorno fissato per la presentazione delle candidature”. “Non sono legale rappresentante di società convenzionate” – precisa Sandra Bennici, mentre il pneumologo Biundo sottolinea che “il vincolo ricade solo per i dirigenti di strutture complessa e non per le unità semplici. Sono tranquillo.

Ho avuto rassicurazioni anche dal mio legale”. L’ultima parola spetterà ai trenta esponenti politici che siedono tra gli scranni dell’Aula consiliare. Attualmente non figurano ricorsi.

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