Il coraggio di Giordano contro i clan, trent’anni fa l’omicidio: sarà commemorato

 
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Gela. Trent’anni fa, i clan decisero che il commerciante Gaetano Giordano doveva essere ucciso per la sua ferma contrarietà alle imposizioni estorsive. L’esercente scelse di non pagare. I killer entrarono in azione il 10 novembre del 1992. La famiglia è rimasta in città dove ha avviato un lungo percorso di sensibilizzazione, contro le mafie e il racket delle estorsioni. Giordano, giovedì 10 novembre, sarà ricordato, alle 17, con una messa nella chiesa di San Francesco.

Alle 18, invece, i familiari e le autorità si recheranno in via Verga, nel punto dove i killer uccisero il commerciante, molto noto in città. Era diventato un esempio da seguire, contro le imposizioni mafiose. “Quella sera ha inevitabilmente segnato il corso della vita di una famiglia, ma, anche grazie alla presenza e al sostegno dello Stato, nelle sue diverse espressioni, la famiglia Giordano è rimasta a Gela per affermare un principio di sovranità della legalità e del diritto di esercitare liberamente la propria attività d’impresa. Con mille difficoltà e tante contraddizioni è stato avviato un percorso lento, ma efficace, che ha portato alla nascita di unmovimento di ferma opposizione al ricatto mafioso e a presidio di un territorio non facile, che nel corso di questi anni è divenuto rappresentativo per tutto il territorio nazionale di un modello da seguire”, si legge in una nota diffusa dai familiari.

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