Il crollo del cerchio magico, da Crocetta a Musumeci: il vento è cambiato ma la “corte” si adegua

 
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Il presidente Musumeci accolto davanti all'ingresso principale del municipio

Gela. Il codazzo politico non è più quello caotico (quasi infinito) che si metteva al seguito di un Rosario Crocetta arrivato a Palazzo d’Orleans per poi cadere rovinosamente (insieme a tanti suoi fedelissimi della prima ora), ma è ormai chiaro che anche in città il vento è cambiato. Alla corte del governatore Nello Musumeci, a Palermo successore di Crocetta, ci sono quelli che per diversi anni sono stati tagliati fuori dal cerchio magico dell’ex sindaco antimafia, ma anche qualche “riciclato” che non ha fatto fatica a passare da una sponda all’altra pur di non perdere l’occasione giusta. Per le visite ufficiali di Crocetta in città nessuno mancava mai all’appello, con una folta schiera di “soldati” sempre pronti ad osannarlo, magari in cambio di una nomina o di un incarico. Il “club” politico di Musumeci, che ha esordito (almeno pubblicamente) due giorni fa, sembra già pronto a prendersi quello che non gli è stato possibile ottenere durante l’incontrastato dominio crocettiano. Al suo arrivo a Palazzo di Città il presidente non si è trovato davanti il solo commissario Rosario Arena, che regge le sorti del municipio in attesa delle elezioni del prossimo anno, ma ovviamente lo schieramento era molto più consistente.

Dai consiglieri comunali uscenti di DiventeràBellissima (suoi stabili referenti) ai vertici della sanità locale, passando per professionisti e qualche storico esponente della destra locale. Il resto del centrodestra cittadino è rimasto in disparte, ma probabilmente l’abbraccio definitivo si avrà a breve, in vista del tentativo di organizzare una coalizione che possa arrivare a Palazzo di Città e prendersi quella che per decenni è stata una roccaforte di centrosinistra, con l’unica parentesi dei tre anni dell’ex grillino Domenico Messinese. Il vento è cambiato (e i primi soffi già spirano all’Asp e nelle consulenze dell’azienda). Dello strapotere del centrosinistra in città rimangono ancora posti importanti, ma l’avvento di Musumeci alla Regione ha già convinto tanti a seguirlo, soprattutto se i suoi uomini in città dovessero riuscire ad imbastire una coalizione compatta, capace di arrivare in municipio. Per ora, a Palazzo di Città i fedelissimi si sono limitati a percorrere lo stesso tappeto rosso (quello delle cerimonie ufficiali) fatto preparare per il presidente. Per liste, posti e attestati di fedeltà politica c’è sempre tempo.

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