Il depuratore di Macchitella verso il dissequestro, la procura ha presentato l’istanza

 
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Gela. L’impianto di depurazione di Macchitella va dissequestrato. L’istanza è stata avanzata, in aula, dal pubblico ministero Antonio D’Antona.

I lavori sono stati completati. Per la procura, infatti, il completamento dei lavori effettuati all’interno della struttura ha posto fine alle esigenze che portarono all’originario sequestro preventivo. La richiesta del pubblico ministero è arrivata nel corso del dibattimento che si sta celebrando, davanti al giudice Marica Marino, nei confronti di responsabili e tecnici di Caltaqua. Si tratta di Josè Gozzo, Salvatore Giuliana, Vincenzo Di Marco, Diego Marrone e Rocco Caccamo. Al centro delle contestazioni mosse dai magistrati della procura, ci sono una serie di presunti sversamenti di liquami non depurati finiti nel torrente Gattano. In totale, sarebbero stati sversati, dal depuratore di Macchitella, circa 180 mila litri di reflui. Nel procedimento, parti civili si sono costituiti il Comune, l’ente provinciale e il ministero dell’ambiente, oltre alle associazioni Amici della Terra, Aria Nuova, Macchitella e Legambiente. A rappresentare le parti civili sono gli avvocati Joseph Donegani, Giuseppe Laspina, Simone Morgana, Antonino Ficarra, Giovanna Zappulla, Laura Caci e Ornella Crapanzano. Già lo scorso dicembre, inoltre, i magistrati della procura, sempre in aula, avevano presentato il verbale di collaudo dei lavori effettuati proprio all’interno dell’impianto di Macchitella. L’intero iter della procedura, già dal momento del sequestro, è stato sottoposto alla supervisione proprio della locale procura.

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