Il “dottore” Brucculeri ha curato il malato Gela: “Due vittorie non fanno primavera… ma aiutano”

 
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Gela. La cura del dottor Brucculeri inizia a fare effetto. Il malato “Gela” è definitivamente guarito? Se si guarda la gara di Paceco la risposta è sì. Se si osserva la prestazione allora è meglio essere più cauti. Nel primo tempo la squadra ha subito un gol, ha rischiato il doppio svantaggio e qualche ripartenza di troppo, seppur controvento. Pensate che dopo i primi 45 minuti il Gela era scivolato in nona posizione in classifica a 7 punti dal primo posto e con otto squadre davanti a sè. Nella ripresa però Brucculeri ha fatto due mosse da giocatore di scacchi. Ha invertito Campanaro con Pira. Uno al centro e l’altro a destra, inserendo Scerra dietro Nassi e togliendo un altro centrocampista. Piani saltati al Paceco e Gela due volte in gol con due preziosismi di Alma e vicinissimo alla rete in almeno altre tre occasioni. Gela guarito allora? Aspettiamo le prossime gare.

Brucculeri non si esalta. Il “dottore” dice che è un “infermiere” e parla di “malato in via di guarigione”. “I ragazzi hanno bisogno di autostima – dice mister Bruc – anche chi non mi conosceva adesso si rende conto che per me la cultura del lavoro è fondamentale. Stiamo lavorando duro, cercando di migliorare. Certo, vincere due partite di fila aiuta a migliorare la fiducia del gruppo ma non abbiamo vinto il campionato. I bilanci si fanno dopo 30 giornate di campionato, non ora”.

Contro la Parmonval (ore 14,30 ma si potrebbe giocare alle 15 su richiesta degli ospiti) il Gela sarà privo di Runza per squalifica. Gona o Messana le alternative da affiancare a Pira o Campanaro, con Vella esterno basso a destra.

Il Gela cerca il terzo successo di fila per avvicinarsi alla lepre Dattilo Noir

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