Il Federico furioso: “Se diamo fastidio posso ritirare tutti e tre gli assessori…”

 
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Gela. La crisi di giunta non si risolverà in pochi giorni. La sensazione è diffusa perchè sono troppi i tasselli che devono coincidere per non lasciare qualcuno scontento. Operazione impossibile. Intanto appare certo che il numero di assessori non aumenterà. Sei sono e sei rimarranno.

Ed allora la coperta è troppo corta. La corrente Speziale rivendica un posto al sole; l’Udc, forte dell’alleanza regionale con Crocetta, entrerà in maggioranza; l’Api minaccia di stare all’opposizione se non sarà accontentata. In questo contesto i socialisti e l’Mpa sono decisi a fare rispettare il patto elettorale che ha consentito ad Angelo Fasulo di diventare sindaco. Ecco perchè non è un compito facile quello che attende il primo cittadino, che a due anni dalla scadenza del mandato elettorale è ad un bivio: provare a rinsaldare la maggioranza oppure mantenere una posizione rigida rischiando di scontrarsi quotidianamente con pezzi sia del Pd che degli altri partiti.

Pino Federico incontrerà oggi i suoi tre assessori per un confronto ma sul tema rimpasto è categorico. “Sono stato io a volere Angelo Fasulo come candidato sindaco quando ero ancora presidente della Provincia – dice – Se quell’accordo qualcuno lo vuole mettere in discussione parliamone. La politica è ipocrita e cerca di presentare situazioni legittime pensando però di risolvere tutto con i nomi. Bisogna avere il coraggio di fare una analisi politica. Ognuno viene giudicato per quello che ha fatto. Per quanto mi riguarda possiamo anche uscire dalla giunta se diamo fastidio. La gente che tre anni fa ha votato un gruppo di persone con progetti politici dopo tre anni. C’era una maggioranza bulgara: ma i soggetti che erano con altri candidati sindaci ora sono in maggioranza? Non siamo credibili con la gente”. Per Federico deve passare il messaggio che ci sia rispetto per l’elettorato. In questi tre anni di sindacatura sono stati tanti i passaggi da un partito all’altro e da una coalizione all’altra. Salvatore Gallo di Scelta civica è perplesso. “A meno di due anni dalla fine della sindacatura il rimpasto non serve a nulla. Se cambiano tutti gli assessori ha un senso, altrimenti mandarne uno o due è ridicolo. Penso solo che sia una preparazione alla campagna elettorale. Credo che in tre anni questa giunta ha fatto meno della normale amministrazione. Sono molto critico ma devo dare merito alla coalizione che ha fatto vincere il sindaco che oggi viene messa in discussione”.

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