Il furto di Pasquetta, i difensori ridimensionano le accuse: il riesame però conferma il carcere per tre giovani

 
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Immagini di repertorio

Gela. Rimangono in carcere Maurizio Smorta, Nicolò Morello e Michael Costarelli, ritenuti responsabili di un colpo, messo a segno a Pasquetta, in un appartamento della zona di via Recanati.


I difensori hanno ridimensionato le accuse. I giudici del riesame di Caltanissetta non hanno accolto le richieste dei difensori dei tre indagati. Gli avvocati Flavio Sinatra, Salvo Macrì e Filippo Spina avrebbero del tutto ridimensionato le accuse. I giovani arrestati dai carabinieri, infatti, non avrebbero portato via nulla. Per questa ragione, stando ai legali, si sarebbe trattato solo di un tentativo di furto. Smorta e Costarelli, peraltro, hanno escluso che Morello sapesse dell’intenzione di mettere a segno il possibile colpo. Il trentatreenne si sarebbe limitato ad offrirgli un passaggio con la sua automobile. L’indagine, basata soprattutto sulle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza della zona, è stata condotta dai carabinieri. I difensori hanno chiesto ai giudici nisseni di revocare la custodia cautelare in carcere, ritenuta una misura sproporzionata rispetto alle accuse contestate agli indagati. Il proprietario dell’abitazione ha comunque escluso di aver subito il furto di circa cento euro.

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