Il futuro dei lavoratori della Amarù, domani vertice sindacati-aziende

 
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Gli operai della Amarù attendono di conoscere il loro prossimo futuro

Gela. Il futuro dei lavoratori della Amarù si deciderà entro i prossimi giorni. Domani pomeriggio, il primo confronto tra sindacati, vertici di Icel e della stessa Amarù e rappresentanti di Sicindustria. Dopo lo stop ai contratti in raffineria gestiti dal gruppo elettrostrumentale gelese, i lavoratori dovrebbero passare tra le fila della calabrese Icel. Le segreterie provinciali di Fiom, Fim, Uilm e Ugl chiedono che tutti gli operai attualmente alle dipendenze della Amarù vengano assorbiti alle stesse condizioni. Da diversi mesi, i dipendenti attendono di avere indicazioni sul loro imminente futuro. Hanno sempre sostenuto la proprietà della Amarù, organizzando anche un sit-in davanti ai cancelli della fabbrica. L’inchiesta “Double face” che ha toccato l’imprenditore Rosario Amarù, già ai vertici di Sicindustria, avrebbe avuto un peso decisivo sulla scelta di Eni. Il rapporto è stato interrotto ma le segreterie sindacali cercheranno di ottenere le stesse condizioni contrattuali anche dai vertici della Icel.

In questa fase, nell’indotto di raffineria l’occupazione è ai livelli massimi, in vista della chiusura dei lavori della nuova green refinery. Tante incertezze invece si addensano sulla fase successiva alla fine dei lavori, dato che l’indotto rischia di essere definitivamente ridimensionato al ribasso.

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