Il futuro? Non c’è, le morti superano le nascite: i numeri di una città in “rosso”

 
4

Gela. I segni della crisi in città sono visibili da tempo e neanche quello che accade in municipio rende più semplice la situazione. Eni ha ridimensionato di molto le proprie attività, ma gli investimenti alternativi tardano a concretizzarsi. All’orizzonte, mancano soluzioni immediate nonostante tutti, a cominciare dalla politica locale, sembrano averle già in mano. Peccato che i numeri del declino li abbia registrati anche l’Istat. Dati che parlano di una città che continua a perdere residenti e dove addirittura, per la prima volta dal 2002, il numero di nascite è inferiore a quello dei decessi. Insomma, si nasce di meno e si muore di più. In base alle rilevazioni che risalgono al dicembre 2017, i nati sono stati 631 mentre i decessi toccano quota 660, con un saldo naturale in rosso a -29. Rispetto al 2016, sono state registrate 48 nascite in meno.

Tutto questo, ovviamente, incide sul numero complessivo di residenti passato da 75.458 del 2016 a 74.858 del 2017 (con -600). Chi non trova possibilità (soprattutto occupazionali) se ne va. Al 31 dicembre 2017, 1.011 hanno scelto di risiedere in altri comuni della penisola e 161 all’estero, chiedendo la cancellazione dall’anagrafe comunale. Se tanti vanno via, sono pochi invece quelli che arrivano per risiedere in città. Anche in questo caso, il saldo migratorio totale è in rosso (-571). Cifre che non lasciano troppi spazi di manovra in una città che rischia di perdere qualsiasi futuro.

4 Commenti

  1. Bisogna sollevare il problema ‘Gela” a Roma…i grillini che sono al potere che cosa stanno facendo di concreto per Gela a parte la solita demogagia…non abbiamo visto una sola iniziativa forte per Gela….vorremmo meno chiacchiere e piu’ fatti…non ne possiamo piu” di falsa legalita’ di politici che trattano Gela solo come serbatoi per fare carriera…

  2. Al di la di tutto il dato raccapricciante e che si muore di piu. E non di morte naturale.
    Questo dovrebbe bastare per unire le forze e dare vita a una sommossa popolare. Tanto morti ppi morti. Almeno a raggia da morte dovrebbe scattare…….

Rispondi a Jako Cancella la risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here