Il Gela FC cade in casa con il Pedara, la salvezza si fa più dura

 
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Gela.  L’occasione era unica per vincere la prima partita stagionale e dimezzare lo svantaggio proprio dallo Sporting Pedara. Ed invece il Gela FC è riuscito a farsi male da solo, mandando alle ortiche una vittoria alla portata. Gruppo troppo giovane e inesperto quello oggi in maglia giallorossa, capace di andare in vantaggio salvo poi commettere una follia, come quella di Tomaino, che si fa espellere per doppia amonizione lasciando la propria squadra in dieci dal 43’ del primo tempo.

Eppure nove minuti dopo il riavvio della partita è stato il neo arrivo Rosario Tuvè a sbloccare il match, segnando di testa sugli sviluppi di un angolo. La reazione degli etnei è stata rabbiosa e Di Martino aveva già dovuto compiere un mezzo miracolo su Inserra lanciato a rete. Caruso a metà ripresa ha segnato l’1-1. Valenza nel finale ha sui piedi l’occasione del 2-1 ma trova un grande Pappalardo. Ed allo scadere Barbaro in contropiede Gela Di Martino. A fine gara la società ha annunciato una fase di riflessione. “Ci chiediamo se vale la pena fare sacrifici senza poter usare il nostro stadio – ha detto uno sconsolato presidente Luigi Rivecchio – decideremo se continuare con la Juniores o investire ancora. Oggi abbiamo regalato noi la partita al Pedara”.

Gela FC: Di Martino,  Romano (Vizzini), Dadone, Tomaino, Tomaselli, Grasso, Ascia (Cunsolo), Quintiliano,  Scerra, Tuvè (Valenza), Alabiso (Amore). A disp: Di Vara, Comito,  Infurna, Abela, Iapichelo. All. Catania

Sporting Pedara: Pappalardo, Lauria (Gennaro), Gajasa, Borzì, Llama, Cannone, Caruso, Boccaccio (Barbaro), Leonardi, D’Emanuele (Inserra), Gruttadauria. A disp.: Palermo, Camara, La Spina, Torre, Abate. All.:

Arbitro: Orlandi di Siracusa.

Reti: 9’ st Tuvè, 33’ st Caruso, 44’ st Barbaro.

Note: Espulso Tomaino per doppia ammonizione al 43’ pt.

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