Il Gela testimonial della donazione del sangue, giocatori e tecnici insieme alla Fidas Adas

 
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Gela. Il calcio sposa la solidarietà e il sangue si tinge dei colori biancazzurro del Gela impegnato nel Campionato Nazionale di Serie D.

 Sulla scia di quello che è da qualche anno lo slogan del Gela Calcio, infatti, la Fidas-Adas di Gela insieme al club biancazzurro questa mattina sono scesi in “campo” per promuovere il nobile gesto della donazione del sangue. All’Unità di Raccolta della Fidas Adas di via degli Appennini, così, giocatori, staff tecnico e dirigenziale si sono sottoposti al prelievo di sangue propedeutico alla donazione dimostrando grande sensibilità il verso il prossimo.

“Il sangue non si fabbrica ma si dona, noi ci siamo appropriati di questo slogan e siamo venuti qui per fare in modo che chi ci segue, i tifosi, le altre squadre e tutta la città, possano seguire il nostro esempio – ha detto il tecnico della squadra gelese Pietro Infantino – Un’iniziativa nata per caso, alla quale abbiamo aderito immediatamente. Quella di oggi è stata un’esperienza particolare. È bello pensare di poter salvare una vita con un gesto così semplice”.

Un evento che non è solo un atto di solidarietà e di civiltà, ma che mira anche ad educare alla prevenzione secondo il Presidente della Fidas Adas di Gela, Enzo Emmanuello: “Chi meglio di coloro che praticano lo sport più amato al mondo e sono i beniamini dei giovani può essere da esempio per avvicinarsi alla donazione del sangue. Ringraziamo il Gela, il presidente Tuccio e tutto lo staff tecnico e dirigenziale per la sensibilità dimostrata”.

Coinvolto nell’iniziativa l’intero team medico e volontario della Fidas-ADAS con il responsabile della struttura, il dottore Antonio Moscato, che ha voluto esprimere il proprio apprezzamento nei confronti della squadra gelese ringraziando personalmente tutti per la sensibilità dimostrata.

Alla fine dei prelievi immancabili le foto di rito e tanti sorrisi oltre alla bella maglia autografata e donata all’associazione che da anni si occupa della promozione e raccolta sangue in città. Quel “sangu miu” impresso sulla gloriosa maglia biancazzurra che accompagnerà per sempre il ricordo di una giornata speciale e che incrocia gli alti valori dello sport a quello di appartenenza alla comunità gelese. Un legame forte cercato e voluto affinché ci siano sempre più donatori in città che contribuiscano a  salvare sempre più vite. 

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