Il Gela vuole tornare a fare valere la legge del Presti, domani c’è la Turris

 
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Gela. Provarci non costa nulla, con la mente libera da pressioni e la voglia di finire bene.

E poi c’è quello stadio Presti che è stato il punto debole dei biancazzurri. Il Gela ci prova. Vuole nove punti nelle tre gare rimanenti. Si comincia con la Turris, squadra in crisi societaria ma con calciatori di livello. E le voci su una formazione allo sbando è falsa. Di vero c’è la dirigenza dimissionaria, dopo aver perso ambizioni di Lega Pro ha proposto ai calciatori una decurtazione dello stipendio. Solo Danucci non ha accettato ed ha lasciato il gruppo. Assenti contro il Gela anche il portiere Abagnale e il difensore Salvatore, squalificato.

Nel Gela pochi cambi. Probabile il rientro di Chidichimo, anche se l’opzione Scerra come quarto under non va sottovalutata e quindi la riconferma dell’undici che ha battuto la Sancataldese.

Pietro Infantino. “Vogliamo finire bene, questo è certo. Bisogna chiudere nel migliore dei modi la stagione”.

Corrado Montalbano. “Abbiamo i punti che ci meritiamo. Inutile pensare al passato. Pensiamo a finire bene. Dobbiamo farci perdonare i punti persi in casa. L’unico vero rammarico è questo”.

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