Il gettone di presenza per la commissione d’indagine? Era già previsto: il Megafono non ci sta

 
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Gela. La commissione d’indagine sul ciclo dei rifiuti, proposta dai consiglieri del Movimento 5 Stelle, ha già ottenuto da diverse settimane la proroga del proprio mandato (come anticipato dalla nostra testata).
Il Megafono chiede di ritornare in aula. Il caso del gettone di presenza previsto per i componenti, però, continua a tenere banco. I consiglieri comunali del Megafono Sara Bonura e Maria Pingo, adesso, chiedono di ritornare in aula: quel gettone va abolito. “Abbiamo detto sì alla commissione d’indagine – spiegano – sul presupposto che i componenti operassero gratuitamente. Così, invece, non è”. Il problema, però, è che quel gettone di presenza non è “magicamente” apparso, come se nessuno lo sapesse.

La replica di Gallo. Intervistato dalla nostra testata, il coordinatore della commissione Salvatore Gallo era stato piuttosto chiaro. “I grillini proposero la commissione d’indagine – ha spiegato Gallo – ma non hanno mai depositato la richiesta sul tavolo del presidente del consiglio. Di conseguenza, quando l’aula consiliare ha detto sì alla commissione d’indagine è scattato il normale sistema previsto dalla normativa in materia. Ovvero, i componenti di ogni commissione hanno diritto al gettone di presenza. Nella loro proposta, mai depositata, il gettone veniva tagliato. Mi sarei aspettato, vista la presenza in commissione del consigliere grillino Angelo Amato, che qualcuno si accorgesse dei gettoni riconosciuti anche al loro stesso rappresentante. Non capisco proprio dove sia lo scandalo? Stiamo parlando di una commissione che ha appena ottenuto la proroga del mandato e in poco meno di due mesi ha svolto ben quindici audizioni. Ogni componente, compreso il consigliere Amato che sta ben lavorando, è stato impegnato mediamente tra le quattro e le cinque ore a seduta. Dov’è il danno erariale? Pensassero ad altre commissioni che, allo stato attuale, non mi pare stiano producendo grandi risultati”. Insomma, i gettoni di presenza non smettono di suscitare polemiche.

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