Il giro di droga scoperto con l’inchiesta “Bombola d’oro”, tre patteggiano davanti al gup

 
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Immagini di repertorio

Gela. Un vasto giro di droga, scoperto negli scorsi anni dai carabinieri del reparto territoriale. L’indagine. In tre, adesso, hanno scelto di patteggiare. Antonio Radicia, Vincenzo Ieva e Angelo Marino, tutti coinvolti nel blitz “Bombola d’oro”, hanno definito le loro posizioni davanti al giudice dell’udienza preliminare Paolo Fiore. Un anno e dieci mesi di reclusione per Antonio Radicia, in continuazione con precedenti verdetti che riducono l’ammontare della condanna, un anno e tre mesi per Angelo Marino e un anno a Vincenzo Ieva. I difensori, gli avvocati Davide Limoncello, Flavio Sinatra, Raffaella Nastasi, Rocco Fasciana e Paola Turco, erano già riusciti ad ottenere un verdetto di annullamento dai giudici della Corte di Cassazione, dopo aver impugnato verdetti più pesanti. Così, davanti al gup, le pene sono state ridotte. Le piazze di spaccio locali vennero monitorate per diversi mesi dagli investigatori, nel tentativo di risalire al gruppo che le avrebbe controllate. 

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