Il “grazie” di Angelo Scudera ai medici gelesi. “Salvato da un infarto con professionalità”

 
0

Gela. Dalla paura al sospiro di sollievo, con tanta voglia di ringraziare il personale medico dell’ospedale Vittorio Emanuele, tante volte criticato e bistrattato. E’ ancora ricoverato in un lettino del nosocomio gelese Angelo Scudera, funzionario comunale del settore Ambiente e Decoro Urbano. Ha subìto un intervento di angioplastica al Sant’Elia, con l’inserimento di uno stent coronarico, nella notte tra mercoledì e giovedì dopo un principio di infarto.

La prontezza e la professionalità dei cardiologi Carmelo Ferrigno ed Erminio Spadaro sono stati determinanti. Angelo aveva sentito dolore al braccio sinistro già in mattinata ma lo aveva trascurato, così come un “dolore sordo” al petto. Essendo una persona iper attiva aveva continuato a lavorare senza sosta come suo solito. Si occupa soprattutto di monitorare l’attività di gestione dei rifiuti e dei cimiteri per cui lo stress è continuo ed enorme. Poco prima delle 8 di sera il colloquio telefonico con il figlio medico (che sta seguendo un corso di specializzazione al San Raffaele di Milano), cui ha raccontato i sintomi, lo ha allarmato. “Correte subito in ospedale senza perdere tempo”.

Lo stesso Angelo racconta il resto. “Si parla sempre male del nostro ospedale, della nostra sanità – dice – ma io ho trovato grande professionalità. In pochissimo tempo ho fatto il tampone, gli esami necessari e in meno di mezz’ora ero sull’ambulanza per Caltanissetta”.

In serata è stato operato ed in nottata è tornato in ospedale a Gela, sempre accompagnato dal dottor Spadaro nell’ambulanza medicalizzata. E adesso che è in fase di ripresa, Angelo Scudera ha voglia di ringraziare chi ha mostrato sensibilità, umanità e tempestività. “Tutto il personale è stato eccezionale – racconta – vi assicuro che fanno un lavoro delicato ed a volte massacrante. Ci terrei tramite la vostra testata a ringraziare tutti, compresi i tanti amici e colleghi di lavoro che mi hanno riempito di affetto in queste ore, ma soprattutto rimarcare il comportamento di operatori sanitari e medici”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here