Il maxi debito da 13 milioni con l’Ato, la giunta approva l’intesa: il Comune entra a Timpazzo per trent’anni

 
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Gela. Sul “piatto” c’è un debito da quasi quattordici milioni di euro. A tanto ammonta la cifra che il Comune deve coprire nei confronti dell’Ato Cl2, ente che continua a gestire la discarica di Timpazzo. L’intesa tra Ato e Comune. Somme maturare in un arco di tempo quinquennale, dal 2010 al 2015, e che riguardano una serie di prestazioni rese proprio dall’Ato Cl2, soprattutto con riferimento ai conferimenti in discarica. Dopo diversi incontri, arriva l’ufficializzazione di un accordo che permetterà al Comune di coprire tutte le pendenze. Nessuna transazione, però, ma solo un’intesa incentrata sulla gestione post operativa delle vasche destinate alla “morte” tecnica, ovvero a non ricevere più conferimenti di rifiuti. In base all’intesa raggiunta dall’amministrazione comunale e dal commissario liquidatore dell’Ato Giuseppe Panebianco, Palazzo di Città si farà carico di tutti i costi per la gestione “post mortem” delle vasche da dismettere, lungo un arco temporale di trent’anni. Il costo complessivo si aggira intorno ai dodici milioni di euro, una cifra che consentirà al Comune di ripagare l’intero debito, considerando anche il credito da un milione e mezzo di euro che, invece, proprio Palazzo di Città vanta verso l’Ato. E’ quanto emerge dal provvedimento emesso dalla giunta del sindaco Domenico Messinese, condiviso dal dirigente Alberto Depetro e dagli assessori Simone Siciliano e Fabrizio Morello. Non a caso, gli uffici tecnici del Comune hanno acquisito il piano di gestione post operativa della discarica Timpazzo, definito negli scorsi mesi dai tecnici dell’Ato, coordinati dall’ingegnere Sergio Montagnino. A questo punto, sarà proprio il Comune a farsi di carico di tutti gli oneri finanziari che riguarderanno le fasi di messa in sicurezza e gestione complessiva delle vasche da dismettere. Allo stesso tempo, i vertici dell’Ato Cl2 in liquidazione attendono ancora il via libera definitivo all’avvio dei lavori di ampliamento del sito, che prevedono la realizzazione di una nuova vasca e dell’impianto di trattamento meccanico biologico.

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