Il maxi debito sui rifiuti, è ancora tensione: i revisori chiedono anche una perizia e tutto ritorna in gioco

 
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Gela. Una convocazione d’urgenza della conferenza dei capigruppo prima di entrare in aula, domani sera.

L’integrazione al parere. La scelta del presidente Alessandra Ascia arriva davanti all’integrazione del parere, già rilasciato dal collegio dei revisori dei conti sul debito fuori bilancio da due milioni di euro legato al mancato pagamento di quattro canoni contrattuali alla società Tekra. I revisori, infatti, hanno ulteriormente approfondito il parere positivo rilasciato nelle scorse settimane. In sostanza, chiedono di adottare tutte le misure per accertare eventuali responsabilità rispetto alla formazione del debito. Stando ai revisori, infatti, si sarebbe formato “al di fuori dell’ordinaria contabilità dell’ente”, nonostante fossero state stanziate somme sufficienti, sia nel 2014 sia nel 2015, per coprire tutti i canoni contrattuali. Il collegio presieduto da Assunta Cattuto, composto anche da Katia Gulizzi e Graziano Ponzio, va anche oltre. Nell’integrazione si fa riferimento all’eventuale perizia di stima da commissionare ad un esperto. Bisognerà capire, infatti, “l’effettiva utilità e l’arricchimento dei servizi” che hanno generato il debito. Insomma, luce sulle ragioni che hanno condotto a pagare i servizi aggiuntivi svolti da Tekra, tra 2014 e 2015, prima di coprire tutti i canoni contrattuali, già previsti in bilancio. Adesso, diversi consiglieri comunali vogliono capire cosa stia succedendo.

I dubbi già sollevati in consiglio. In aula, nelle scorse settimane, i componenti del collegio dei revisori avevano ribadito la sussistenza di tutte le condizioni per votare favorevolmente l’atto di riconoscimento del maxi debito. Adesso, però, le cose sembrano cambiare. Non a caso, già in aula, erano stati sollevati non pochi dubbi. Tra le fila del Pd, il capogruppo Vincenzo Cirignotta e il consigliere Romina Morselli non avevano nascosto neanche la necessità, eventualmente, di richiedere un parere ai magistrati della Corte dei conti regionale. I due democratici hanno chiesto spiegazioni soprattutto sul punto dei servizi aggiuntivi, coperti prima di pagare per intero tutti i canoni contrattuali in favore di Tekra. Dubbi mossi anche dall’indipendente Carmelo Casano che non nascoste di ritenere fin troppo “prudente” il parere rilasciato dal collegio dei revisori. Non mancarono richieste di chiarimenti neanche dai grillini con il consigliere Angelo Amato. A questo punto, la conferenza dei capigruppo di domani pomeriggio dovrebbe servire a fare il punto della situazione. Il rischio concreto è che diversi consiglieri comunali, proprio per evitare possibili conseguenze anche sul fronte Corte dei conti, decidano di non votare l’atto.

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