Il maxi progetto “Ciliegino”, “le indagini devono proseguire”: accolta la richiesta delle associazioni

 
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Gela. Le indagini devono proseguire. Il gip Lirio Conti ha accolto la richiesta avanzata dai legali delle associazioni Aria Nuova e Amici della Terra. I pm della procura dovranno effettuare ulteriori approfondimenti sulla vicenda del maxi progetto “Ciliegino” di Agroverde. L’investimento milionario avrebbe dovuto garantire l’avvio di un maxi polo fotovoltaico, destinato ad alimentare attività di produzione agricola. Saverio Di Blasi ed Emanuele Amato, responsabili delle due associazioni ambientaliste, hanno denunciato una lunga serie di presunte irregolarità, soprattutto amministrative. Nei loro esposti, hanno ipotizzato estremi di reato come la truffa e l’abuso di ufficio. Tra i grossi punti interrogativi, ci sarebbe la polizza fideiussoria che avrebbe dovuto garantire l’ente comunale rispetto all’ipotesi di fallimento dell’intero progetto. In questo caso, in base a quanto formulato dai responsabili delle associazioni, sarebbe stata violata la convenzione stipulata tra Agroverde ed ente comunale. Il Comune, fino ad oggi, non avrebbe mai avuto la possibilità di incassare quei soldi, destinati a soddisfare le richieste degli espropriati. Il possibile danno finanziario per le casse del municipio sarebbe enorme. Non sono stati trascurati neanche gli aspetti legati alle ricadute ambientali sull’area, dopo l’inizio dei primi lavori di sbancamento che hanno del tutto modificato lo stato dei luoghi, nella vasta fascia che si estende tra le contrade Cappellania, Tenuta Bruca e Sant’Antonio.

Il caso Agroverde nelle carte dell’inchiesta su Montante. I pm della procura, per due volte, hanno chiesto l’archiviazione, escludendo l’esistenza di elementi di indagine tali, da poter individuare possibili responsabili. I legali delle associazioni, gli avvocati Joseph Donegani e Salvo Macrì, però, si sono opposti, ritenendo invece che le indagini vadano proseguite e approfondite. Ci sarebbero estremi di reato, da verificare. Il gip Conti ha accolto l’opposizione, formulando una serie di quesiti che i magistrati dovranno valutare. La proroga sarebbe di sei mesi. I responsabili delle associazioni Aria Nuova e Amici della Terra, da anni, denunciano presunti abusi sull’intero iter, compreso quello amministrativo, dipanatosi tra gli uffici comunali e quelli della Regione. Negli ultimi giorni, mentre un gruppo imprenditoriale romagnolo avrebbe chiuso l’affare per rilevare l’intero progetto, il caso Agroverde è tornato a bussare anche nelle carte dei magistrati. Ci sarebbero stati interessi dell’ex vertice di Confindustria Antonello Montante, adesso indagato nell’inchiesta “Double Face”, intenzionato ad estromettere Stefano Italiano, presidente della cooperativa Agroverde.

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