Il museo di via Di Bartolo è realtà, "grazie soprattutto ai cittadini"
Tanti presenti e un sito che è di alto valore storico e culturale

Gela. Dopo sei anni dal primo rinvenimento, la necropoli di via Di Bartolo è realtà. Un museo a cielo aperto tenuto a battesimo dall'assessore regionale Scarpinato, dal sindaco Di Stefano, dalla soprintendenza e dai referenti di Open Fiber, l'azienda che per prima individuò i resti durante i lavori di posa della fibra ottica. "Grazie soprattutto ai cittadini di questa zona", hanno detto tutti gli intervenuti. Il quartiere ha risposto e ha voluto con forza che il museo a cielo aperto venisse avviato. Tanti presenti e un sito che è di alto valore storico e culturale. La zona è stata abbellita soprattutto dai residenti, che non si sono mai resi. Il dialogo tra amministrazione e Regione ha dato esito, "nonostante le tante difficoltà". Le forze politiche hanno accolto in maniera bipartisan l'iniziativa.