Il nuovo prg ha troppi vincoli? Emilio Giudice non ci sta: “Al partito dei costruttori suggerirei di riqualificare i quartieri della città”

 
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Giudice è molto critico sia sulla questione Sin che sulle autorizzazioni

Gela. Troppi vincoli nel piano regolatore generale che, dopo decenni

di attesa, è stato di recente approvato?

“Non c’è bisogno di nuova espansione edilizia”. Sicuramente, nonostante il sì arrivato dalla Regione, sono tanti a chiedere che si faccia un passo in più, adeguando planimetrie ritenute oramai obsolete rispetto all’attuale struttura urbanistica della città. Il primo a sostenere che il prg vada adattato e migliorato è l’assessore Francesco Salinitro, che il piano l’ha portato alla fase di approvazione, senza però mai essere stato un fervente sostenitore dell’intera impalcatura di questo prg. I vincoli, però, non sembrano essere un problema per Emilio Giudice, tra i responsabili della Riserva Orientata Biviere, che da anni cerca di preservare intere fasce di un territorio, già decisamente deturpato dall’industria e dal mattone selvaggio. “Non credo che questa città abbia bisogno di nuova espansione edilizia – spiega – i dati sono piuttosto chiari. La percentuale di popolazione residente tende sempre di più a diminuire, e non da ora. Quindi, non capisco perché tanti parlino ancora di edificare”.

“Bisogna riqualificare”. Per Giudice, diventa fondamentale, invece, la riqualificazione di quello che già c’è. “Interi quartieri edificati nelle aree periferiche della città – dice ancora – necessitano di risorgere. Al partito dei costruttori, che ovviamente è sempre attivo, consiglierei di concentrarsi proprio sulla riqualificazione dei quartieri, senza pensare a nuove edificazioni. In molte zone della città, mancano anche i servizi di base. C’è molto da fare”. Tra i più critici rispetto ai contenuti del piano regolatore arrivato a definitiva approvazione, ci sono gli agronomi che, in varie occasioni, hanno preannunciato azioni eclatanti, con tanto di esposti in procura. “Da quello che mi risulta – continua Giudice – anche rispetto alle aree rurali e alle fasce di territorio protette, il giudizio degli agronomi è di preservare senza occupare altra superficie. Probabilmente, qualche singolo può non aver gradito, ma credo che le zone protette siano una risorsa e non un ostacolo, come forse qualcuno pensa”. Anche Giudice non condivide molte incongruenze presenti nel prg, che sarebbero il risultato di una progettazione probabilmente non perfetta, perlomeno da un punto di vista di adeguamento normativo, ma allo stesso tempo rilancia la necessità di uno strumento urbanistico certo. “Da anni – conclude – sosteniamo che ci siano state enormi violazioni sui piani di risanamento, rimasti inapplicati. Abbiamo presentato denunce ed esposti. Adesso, c’è uno strumento urbanistico al quale riferirsi. Eventuali maxi varianti? In ogni caso, bisognerà pur sempre passare dalla valutazione d’impatto ambientale, per accertarne l’incidenza effettiva”.   

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