Il patto del “cerchio”, la mozione dei pro-sfiducia ha già dodici firme

 
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Gela. Toccata quota dodici. Il fronte della sfiducia ha già incassato gran parte delle firme da apporre alla terza mozione di sfiducia al sindaco Domenico Messinese, quella che verrà depositata a settembre. Nelle ultime ore, diversi consiglieri hanno siglato il documento. In sostanza, è stata raggiunta la quota minima per portare la mozione in consiglio comunale. Senza passi indietro, i pro-sfiducia dovrebbero arrivare a quota diciotto (ovvero tutti i consiglieri che hanno siglato il patto contro Messinese). Con le firme vogliono chiudere entro il 10 agosto. Poi, si vedrà in aula, salvo inciampi dell’ultima ora. Quelli della terza mozione di sfiducia l’hanno ripetuto in tutte le salse possibili, “non c’è colore politico e non c’è paternità di schieramento”. “Senza colori”, come qualche settimana fa hanno dichiarato gli indipendenti Carmelo Casano e Giuseppe Guastella.

Per rafforzare il concetto, hanno escogitato pure una “variante” stilistica. Le firme vengono apposte sul documento senza un ordine numerico. Non c’è un primo nominativo, un secondo e così via, ma è stato tracciato un cerchio e tutte le firme vengono apposte lungo la circonferenza, fino a chiuderla. Si sono inventati il “cerchio” della sfiducia. L’ultimo “cerchio” che si ricordi nello scenario politico locale è quello magico di crocettiana memoria. I risultati, però, sono stati fallimentari. I pro-sfiducia, invece, sembrano proprio intenzionati a mettere fine all’esperienza amministrativa del sindaco Domenico Messinese e della sua giunta quater. Il testo l’hanno voluto blindare e non vogliono altri inconvenienti di percorso (potrebbero addirittura incassare firme inattese).

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