Il Pd lo scarica e Fasulo smaschera i dem, “mi criticano come fanno i codardi…vogliono solo entrare in giunta”

 
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Gela. “Mi attaccano come fanno i codardi, rinnegando le scelte di due anni fa”.

“Hanno accettato incarichi e nomine”. L’ex sindaco Angelo Fasulo, finito nel calderone della “revenge” politica dem, risponde a quanto emerso dalla direzione cittadina del Pd di ieri sera. I democratici lo hanno definitivamente scaricato, soprattutto lanciando una violentissima invettiva su quella che hanno definito “gestione fallimentare”. Su Fasulo e sul suo ex assessore Giuseppe Ventura si sono concentrate tutte le attenzioni dell’attuale gruppo dirigente del Pd locale, ma anche del gruppo consiliare. I dem non hanno digerito l’accordo trasversale sulle commissioni, che con il sostegno di una parte del centrosinistra, ha messo in castigo proprio i consiglieri comunali del Pd, a partire da Vincenzo Cirignotta e Guido Siragusa. Spalle girate all’esperienza amministrativa dell’ex sindaco e in pochi lo avrebbero potuto immaginare. “L’esperienza della giunta Fasulo è terminata – dice l’ex primo cittadino – ma da due anni, e non credo si possa considerare fallimentare, anche alla luce dell’attuale disastro amministrativo. Ricordo ai consiglieri che oggi, con notevole ritardo, si esprimono in questi termini che hanno fortemente voluto entrare a far parte della maggioranza politica che esprimeva la mia giunta. Hanno lasciato i partiti di appartenenza per avvicinarsi alla mia giunta. Hanno accettato incarichi e nomine, con grande sacrificio, pur di appoggiare la mia giunta. Mi hanno sostenuto nella candidatura, nessuno ha ritenuto di misurarsi alle primarie che ho vinto per mancanza di avversari, erano altri tempi”. Per l’ex sindaco, quindi, quelli che oggi lo criticano, erano invece i suoi più convinti sostenitori. “Sulla riconversione industriale, tanto criticata – continua – senza tornare a spiegare le motivazioni che hanno indotto alla firma, ricordo la condivisione del presidente del Consiglio dei ministri, dei segretari nazionale regionale e provinciale del Pd, del presidente della Regione, ricordo che anche la deputazione regionale ha condiviso il protocollo. Il deputato regionale Giuseppe Arancio volle partecipare all’incontro romano. Oggi, tutti critici e senza spirito di proposta, tentano di scaricare ogni male sulla mia giunta”.

“Se vogliono entrare in giunta…”. Così, Fasulo, messo all’angolo dai suoi, rilancia. “A chi non si rende conto che oggi bisogna giudicare la giunta Messinese, non la giunta Fasulo – conclude – dico di mostrare la dignità politica di entrare in maggioranza a testa alta, magari tornando a cedere alle debolezze, come fatto in passato. Al mio partito, quel Pd che tanto avrebbe bisogno di farsi sentire, anche sulle bassezze di qualche iscritto, dico che ancora una volta non ha indovinato la strada e visto che in molti continuano a chiamarmi in causa, non posso deluderli,  sono costretto a ritornare ad interessarmi attivamente della vita politica della mia città”. La chiamata alle armi è stata diramata, sul Pd c’è un cielo di piombo, ovviamente politico.

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