Il Pd lontano dalla giunta, Orlando: “La sfiducia? Le parole di Gisana hanno influito”

 
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Il capogruppo dem Carmelo Orlando

Gela. Tra le eventuali spalle politiche della giunta ter del sindaco Domenico Messinese difficilmente verrà annoverato il Partito Democratico. I dem erano pronti a votare la sfiducia al primo cittadino e se non ci fosse stato il passo indietro dei consiglieri comunali Giovanni Panebianco e Angela Di Modica, i democratici, probabilmente, avrebbero fatto pendere l’ago della bilancia dalla parte proprio della sfiducia. Che la giunta messa insieme dal sindaco non sia nelle corde politiche dei dem si capisce anche dalle posizioni del capogruppo Carmelo Orlando. “Il sindaco – dice – dopo il falso azzeramento, ha scelto di affidarsi ad assessori che, fino a qualche tempo fa, lo contestavano apertamente. Oggi, invece, siedono a suo fianco. Mi sembra tutto politicamente assurdo. Il Partito Democratico e anche Sicilia Futura erano pronti a votare la mozione di sfiducia per mettere fine ad un’esperienza amministrativa che, fino ad oggi, non ha portato nulla alla città”.

Orlando rimane capogruppo. Il capogruppo del Pd, comunque, non sottovaluta tutto quello che è accaduto solo poche ore prima della seduta sulla sfiducia. “Le parole del vescovo Rosario Gisana hanno influito su molti consiglieri – ammette ancora – non escludo che il cambio d’idea di alcuni firmatari della mozione sia da collegare proprio a quel monito del vescovo, che ha bollato la sfiducia al sindaco come una soluzione che avrebbe potuto causare ulteriori danni ad una città in crisi”. Orlando, fino a nuovo ordine, manterrà i galloni di capogruppo dem in consiglio comunale. E’ il terzo nell’arco di appena due anni. Prima di lui, si sono avvicendati Giuseppe Ventura e Vincenzo Cirignotta, entrambi ormai fuori dal Pd, mentre Orlando rimane uno dei consiglieri più fidati della “dottrina” Di Cristina.

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