Il Prg è nullo, chi ha sbagliato? Tra speculazioni e sospetti, tutti contro tutti

 
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Gela. Chi è responsabile della nullità del Piano regolatore? La Regione che si è adeguata alla normativa europea sulla Vas (valutazione ambientale strategica), l’amministrazione comunale precedente o il commissario straordinario? La città si interroga.

La politica litiga e cerca il colpevole. C’è chi ha fatto campagne elettorali sull’adozione del Prg (vedi Pd ed Mpa), sventolando il decreto della Regione nei giorni caldi precedenti il voto alle comunali. La notizia della nullità era nota oramai da mesi, e la settimana scorsa la Regione aveva ribadito, come da noi pubblicato, che per i Prg bisognava adeguarsi all’Unione Europea. Nessuno ha però aperto bocca, aspettando che lo facesse per primo il direttore generale Renato Mauro.

Il Comune allo stato non ha alcun prg se non quello varato nel lontano 1971 perché quello approvato dal commissario, essendo privo del documento Vas, è come se non esistesse. L’ex presidente del consiglio Peppe Di Dio che ha parlato di una fantomatica “banda Bassotti” che ha esautorato l’organo consiliare che l’anno scorso avrebbe potuto legittimamente essere convocato, ma non gliene è stato dato il tempo.

“La città è morta – ha detto Di Dio – adesso mi auguro, nella gravità del momento,  che venga subito convocato un consiglio straordinario in cui si discuta di questa nullità e si ricorra subito ai ripari per ridare un Prg a questa città. L’architetto Urbani aveva affermato che la Vas era obbligatoria.

Perché si è voluto adottare questo strumento senza Vas ad ogni costo? Perché è stato commissariato il civico consesso? E’ chiaro che c’è qualcuno che si è assunto questa responsabilità”.  “Stasera si è scritta la pagina più nera del consiglio comunale”, ha commentato Luigi Farruggia. Duro anche Guido Siragusa. “Abbiamo toccato il fondo – dice – e nessuno vuole assumersi la responsabilità. E’ facile prendersela con la Regione, ma le colpe sono di chi ha prima sventolato l’adozione del Prg.

Adesso c’è il rischio di tornare indietro di 40 anni. Invito l’amministrazione a fare in modo che i tecnici lavorino giorno e notte per predisporre tutti gli atti necessari”. Dopo il prelievo chiesto da Gulizzi sono stati approvate le variazioni e gli assestamenti di bilancio.

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