Il polo Agroverde, tutto tace in attesa di una relazione dal ministero: “Verrà trasmessa al Comune”

 
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Gela. Il polo fotovoltaico Agroverde fermo oramai da quasi tre anni? Adesso, spunta una relazione che dovrebbe arrivare da Roma. “La relazione verrà trasmessa anche al Comune”. “La situazione attuale non è molto diversa da quella di qualche mese fa – spiega l’assessore Simone Siciliano – stiamo, però, aspettando che arrivi una relazione redatta dai tecnici ministeriali che seguono l’iter per gli incentivi destinati proprio a progetti come quello della cooperativa Agroverde”. Una relazione che dovrebbe essere prodotta in base alle risposte fatte pervenire in sede ministeriale dai responsabili della cooperativa Agroverde, con in testa il presidente Stefano Italiano. “Da quanto ci risulta – continua il vice sindaco – sono stati i tecnici del ministero a chiedere ai responsabili del progetto di far pervenire i dati eventualmente aggiornati. In base a quanto emergerà, i dati verranno trasmessi anche a noi. Solo in quel momento si potranno definire eventuali decisioni da adottare”.

Da mesi non si hanno più notizie. Da quanto trapela, i vertici di Agroverde, anche nelle scorse settimane, avrebbero rifiutato di avviare trattative con gruppi imprenditoriali potenzialmente interessati ad investire sul progetto da realizzare tra le contrade Cappellania, Tenuta Bruca e Sant’Antonio. Nonostante tutto, il sindaco Domenico Messinese ha comunque confermato il rinnovo della fideiussione che dovrebbe intervenire a copertura di nuovi, prolungati, contrattempi. Di certo, quella con al centro un possibile polo d’eccellenza nella produzione d’energia alternativa da destinare all’agricoltura è una trattativa praticamente avvolta nel mistero. Dopo i tanti consigli comunali monotematici convocati nel corso della precedente sindacatura, da mesi non si hanno più notizie di eventuali sviluppi del progetto. Intanto, le aree scelte sono state definitivamente sbancate, gli ex proprietari dei terreni attendono di essere indennizzati e nuovi ricorsi al tribunale amministrativo regionale di Palermo sono già stati depositati mentre gli uffici regionali hanno comunque deciso di rinnovare l’autorizzazione unica. 

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