Il porto ancora insabbiato, partono i rilievi per la caratterizzazione: sì dalla capitaneria

 
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Gela. La vicenda infinita del porto rifugio (ancora insabbiato nonostante appalti, annunci e tavoli di ogni tipo) sembra andare verso un primo crinale favorevole. La locale capitaneria di porto ha autorizzato le attività per la caratterizzazione delle sabbie, attraverso una serie di accertamenti e rilievi che verranno effettuati dai tecnici dell’azienda agrigentina Geo Plants, che mesi addietro si era aggiudicata le attività, propedeutiche al dragaggio vero e proprio. Rilievi che dureranno circa un mese. I lavori di dragaggio, invece, vennero definiti e finanziati attraverso un accordo, al quale partecipò anche Eni, tutto puntato sui soldi delle compensazioni.

Almeno sulla carta, inoltre, all’orizzonte dovrebbe esserci il maxi progetto del nuovo porto, sempre che si possa effettivamente concretizzare. Proprio negli ultimi giorni, i componenti del comitato pro-porto sono ritornati a chiedere che si faccia in fretta, prima del collasso totale dell’intero sito.

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