Il pozzo senza fondo degli espropri “allegri”, il Comune deve pagare 14 milioni per Farello

 
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Gela. I “buchi” finanziari generati dagli espropri allegri sembrano non finire mai. Sul tavolo, infatti, non c’è solo la vicenda del tribunale, che sembra poter essere risolta

con un accordo transattivo, adesso spunta anche il cimitero di Farello.

Gli espropri a Farello. “Abbiamo appurato un debito da circa quattordici milioni di euro che grava sul Comune – dice Romina Morselli che coordina i lavori della commissione comunale bilancio – si tratta di quanto disposto anche dai giudici del Tribunale amministrativo di Palermo su ricorso presentato dall’ex proprietario di un’area espropriata negli scorsi anni per consentire un primo ampliamento del cimitero”. A febbraio, i giudici del Tar palermitano hanno confermato il diritto al risarcimento dei danni da riconoscere al costruttore Fabrizio Russello. Diverse aree, di sua proprietà, vennero espropriate per l’avvio dei lavori ma non ci fu mai l’emissione di un successivo decreto, né il costruttore ottenne le indennità previste. In commissione bilancio, la stessa Morselli, Salvatore Scerra, Sandra Bennici, Vincenzo Cirignotta e Simone Morgana hanno sentito l’assessore Fabrizio Morello. “Abbiamo analizzato una serie di atti – dice ancora Morselli – scoprendo che il Comune dovrà pagare questa cifra per gli espropri a Farello”. L’assessore Morello, a questo punto, non ha escluso l’ipotesi di un nuovo accordo transattivo, con l’obiettivo di coprire il debito maturato. “La giunta deve premere anzitutto sulle azioni di rivalsa nei confronti delle cooperative che hanno costruito negli scorsi anni – conclude Romina Morselli – l’ente non si può accollare i debiti fuori bilancio degli espropri, senza rivalersi sulle coop che hanno costruito. C’è fin troppo immobilismo”. In base ai dati arrivati in commissione, inoltre, ci sarebbero almeno altri quindici milioni di euro da coprire, tutti derivanti da espropri autorizzati negli scorsi anni.

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