“Il “Presti” chiuso per fare pressioni su Torrenti”, Di Pietro: “Andremo in procura a denunciare”

 
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Gela. L’amministrazione comunale sta cercando di tirare acqua al proprio mulino politico, magari cercando di convincere qualche firmatario della sfiducia a tirarsi indietro. C’è però chi pensa che lo stia facendo anche “giocando sporco”. “La prossima settimana, tra lunedì e martedì, con i nostri legali andremo in procura – dice il coordinatore cittadino di Noi con l’Italia Ennio Di Pietro – la giunta sta facendo pressioni sul nostro consigliere Antonio Torrenti utilizzando la vicenda dello stadio “Presti”. Sono a conoscenza del ruolo lavorativo che riveste nel gruppo della famiglia Mendola e riteniamo che lo stadio sia mantenuto chiuso ad arte. E’ gravissimo, rasenta l’estorsione”.

Lo stesso Torrenti insieme al capogruppo Vincenzo Cirignotta sono tra i firmatari della terza mozione di sfiducia che verrà discussa venerdì prossimo in aula consiliare. “Il sindaco non sa neanche cosa significa amministrare – continua Di Pietro – lo stadio “Presti” e il Gela Calcio sono patrimonio della città. Queste forme di pressione sono inaccettabili e informeremo la magistratura”. La strada che conduce alla discussione della sfiducia continua ad essere lastricata di veleni e tentativi di far saltare il fronte dei ventuno.

2 Commenti

  1. BEN DETTO DOTT. DI PIETRO, BISOGNA ANCHE INDAGARE SUL NUOVO AVVISO PER IL RECLUTAMENTO DI UN COMPONENTE DELL’OIV, IL COMUNE AVEVA GIA’ FATTO UN BANDO A OTTOBRE 2017 E NON SI CAPISCE PERCHE’ NON SI ATTINGA ALL’ELENCO DELLE PERSONE CHE HANNO PRESENTATO DOMANDA, FORSE NON SONO DI GRADIMENTO, MA IL PEGGIO STA NELLA MOTIVAZIONE DEL NUOVO AVVISO CHE SI BASA SU UN PRESUNTO AMPLIAMENTO DI NUOVE PROFESSIONALITA’, QUESTO NON SI PUO’ FARE, C’E’ AVVISO PRECEDENTE E RIMANE IN VIGORE, SIAMO ALLA FRUTTA SPERIAMO CHE LA PROCURA INDAGHI, LE REGOLE VENGONO CALPESTATE E DISPOSTE A PIACERE DI CHI DEVE SALVAGUARDARE QUALCHE POSIZIONE DI RENDITA’, LA LEGALITA’ DEGLI ATTI DEVE ESSERE IL BALUARDO DI CHI AMMINISTRA. SPERIAMO CHE QUALCHE CONSIGLIERE DI BUONA VOLONTA’ FACCIA ACCESSO AGLI ATTI E VERIFICHI LE PORCATE FATTE.

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