Il protocollo d’intesa Eni, niente incontro a Roma: al ministero a metà luglio?

 
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Gela. Niente vertice al Ministero dello sviluppo economico. Da settimane, le parti si preparavano ad un nuovo confronto sul protocollo d’intesa Eni del novembre di due anni fa. Si torna a Roma a metà luglio? Alla fine, però, la riunione non si farà, almeno per questo mese. La data indicata da tutti era proprio quella del 27 giugno ma, a questo punto, se ne dovrebbe riparlare a metà luglio. “In realtà – dice il vice sindaco Simone Siciliano – non c’è mai stata una convocazione ufficiale. Dopo l’ultimo vertice, c’era un accordo di massima per riaggiornare il tavolo proprio al 27 giugno. A quanto pare, però, la convocazione ufficiale dovrebbe essere fissata per metà luglio”. Lo spostamento del vertice, seppur informalmente, è stato comunicato anche ai sindacati. “Nelle scorse ore – spiega il segretario confederale e dei chimici della Uil Maurizio Castania – siamo stati informati che la riunione non si sarebbe tenuta. Evidentemente, ci saranno stati ulteriori impegni in sede di Ministero dello sviluppo economico”. Niente vertice, quindi, in una fase apparentemente di stanca della Vertenza Gela, avviata in pompa magna ma oggi relegata, almeno sul fronte politico istituzionale, a ben poca cosa. Domani a Palermo, invece, dovrebbe arrivare la firma sullo sblocco dei finanziamenti per il sistema portuale e per l’utilizzo a fini agricoli delle acque del bacino Ragoleto. Da mesi, soprattutto gli operai dell’indotto Eni cercano di capire quale futuro li attenda.

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