Il ricorso straordinario contro Eni, davanti al giudice sentita una funzionaria dell’ex Provincia

 
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Gela. Una lunghissima deposizione davanti al giudice civile Virgilio Dante Bernardi per delineare tutte le attività di riscontro e verifica effettuate negli ultimi anni dai tecnici dell’ex Provincia di Caltanissetta, rispetto principalmente alla produzione di Eni in città e alle conseguenze prodotte.

Potrebbero essere sentiti altri tecnici. Ad essere sentita è stata la funzionaria Giulia Cortina. Il tecnico provinciale ha esposto i dati a sua disposizione, davanti ai legali che hanno presentato il ricorso straordinario, firmato da oltre cinquecento cittadini, destinato, tra gli altri obiettivi, a bloccare gli impianti di Eni ancora in marcia. Un’azione legale scattata soprattutto davanti a centinaia di casi di gravi patologie e ad una perizia, firmata da esperti del settore, finita al centro di altri procedimenti civili. Il tecnico non avrebbe escluso possibili responsabilità dell’azienda davanti a diversi casi di incidenti industriali e alle successive conseguenze prodotte. A proporre il ricorso straordinario sono stati gli avvocati Luigi Fontanella, Laura Vassallo e Giuseppe Fontanella. Il gruppo Eni, invece, è rappresentato dal legale Lotario Dittrich. Già a novembre, potrebbero essere sentiti, sempre davanti al giudice Bernardi, altri tecnici del settore. Nel ricorso, si chiede lo stop immediato di tutte le attività di Eni sul territorio, compresa quella degli impianti ancora in marcia in raffineria, e l’avvio delle attività di bonifica.Per i legali di Eni, invece, l’azienda avrebbe sempre rispettato tutte le prescrizioni imposte a livello ministeriale. Il Comune si è costituito in giudizio con l’avvocato Mario Cosenza. Proprio l’ente comunale ha chiesto il riconoscimento di un fondo da ottanta milioni di euro. Lo stesso Cosenza, già nelle scorse udienze, ha prodotto una serie di provvedimenti giudiziari, relativi a dirigenti locali della multinazionale finiti sotto indagine per reati di tipo ambientale.

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