“Il ripopolamento del centro storico non avverrà aprendo ad orde di auto”

 
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Gela. L’accostamento fra una zona a traffico limitato e l’aumento della criminalità in centro storico non può giustificare un ritorno all’intasamento di corso Vittorio Emanuele. Ne è convinto Simone Morgana, presidente della Fiab, che prende spunto dall’ultimo furto perpetrato ai danni di un negozio di abbigliamento.

“Un accostamento che non deve e non può essere fatto – dice Morgana – soprattutto in una città che deve guardare al futuro, alla costruzione di un progetto di vivibilità urbana che abbracci l’intera area cittadina e che porti a forti interventi di moderazione del traffico e di recupero dello spazio pubblico. Il vero problema è che il così tanto richiamato ripopolamento del centro storico non avverrà di certo aprendo ad orde di autovetture che intasano le strade, sottraendo spazio alle persone”.

“Già in passato questo tentativo è stato fatto – prosegue Morgana – e la sospensione della ZTL, oltre a trasformare il centro storico in un ingorgo costante (da noi denunciato), non portò certo effetti di ripopolamento. Città Siciliane come Palermo o Catania (non Amsterdam o Berlino) hanno adottato nel tempo interventi di pedonalizzazione di arterie che prima erano affollate dalle auto, con risultati ottimi, che oggi sono sotto gli occhi di tutti. I dati reali, non le percezioni istintive, ci dicono che un’amministrazione che lavora su forme di moderazione del traffico, come aree pedonali, zone 20, trasporto pubblico, ZTL, riesce a trasformare in meglio la qualità dell’ambiente urbano. Quello che oggi va richiesto, non è l’eliminazione dell’unica ztl, ma l’applicazione di politiche di questo tipo. L’abbandono del centro storico nasce proprio dal fatto che non si è cercato nel tempo di incentivare forme di mobilità che siano alternative all’auto, per esempio favorendo il funzionamento di parcheggi limitrofi o periferici e bloccando l’accesso delle auto verso il centro storico”.

Una soluzione sarebbe quella di realizzare strade urbane ciclabili e rendendo sicuri gli spostamenti brevi (entro i 3 km) in bici e a piedi. Si dovrebbe sviluppare un dialogo con l’azienda competente per il trasporto pubblico, un sistema di trasporto pubblico che già con questo numero di linee e chilometri assegnati potrebbe andare bene, ma che subisce il limite dell’eccessivo traffico veicolare privato. Appare non condivisibile, per fare un ulteriore esempio, che non si sia liberato il lungomare dalle auto e, al contrario, si sia incentivata la cittadinanza a raggiungerlo proprio in auto con l’istituzione di parcheggi a spina di pesce, assai pericolosi per i ciclisti e i pedoni.

1 commento

  1. Si chiede di eliminare la ZTL nei tre mesi invernalali e non sempre. Indi se ci atteniamo a questo e creiamo un presidio permanente di forze di polizia, al centro storico, risolviamo il problema. Le piste ciclabili possono starci ma questo non c’entra cn il tema in questione.

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