Il senatore Fleres ammonisce il carcere di Gela: L’azione rieducativa è inadeguata

 
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Gela. “L’azione rieducativa del nuovo carcere di Gela è poco efficace”. Ha commentato con queste parole il garante dei diritti dei detenuti, il senatore Salvo Fleres, in visita in città stamattina per verificare le condizioni della casa circondariale di contrada Balate.

E’ stato accompagnato da Carlo Varchi, presidente dell’associazione “Cittadini attivi”.

“La mancanza di educatori – sostiene Fleres – la lentezza dei provvedimenti che sono di competenza del magistrato di sorveglianza e la carenza di organico, sia per polizia penitenziaria che per gli educatori e psicologi rende poco efficace l’azione rieducativa.

Bisogna accelerare al massimo l’attività già iniziata, di trasferire a Gela un numero adeguato di agenti della polizia penitenziaria e di un numero adeguato di educatori e quantomeno di un psicologo”.

Il senatore catanese ha chiesto aiuto alle forze del volontariato locale, precisando che “servono insegnanti, sociologi, educatori culturali e attrezzature dismesse”, “anche vecchio computer – incalza Varchi – ma funzionanti per avviare le corrette attività rieducative dei 50 detenuti, attualmente ospitati. Di questi 5 sono gelesi e 30 extracomunitari”.

“La struttura è eccellente – conclude Fleres – Il personale in servizio mostra grandi qualità professionali. Quello che manca è un organico sia di agenti che di personale di educazione adeguato ad una struttura di queste dimensioni.

Gli agenti in servizio sono costretti a fare anche il lavoro degli altri, gesto encomiabile ma certamente presenta degli effetti negativi per l’azione rieducativa che viene compiuta. Per il resto funziona tutto, dall’infermeria alle cucine, le celle sono pulite ed adeguate”.

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