Il sequestro all’isola 32, Eni esclude violazioni: “Regole rispettate spesi 800 milioni per riqualificare”

 
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L'area della raffineria Eni di contrada Piana del Signore

Gela. Come anticipato da questa testata, è stato eseguito un provvedimento di sequestro all’isola 32 della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore, probabilmente legato al sospetto di rifiuti industriali pericolosi interrati nel passato. I vertici di Eni, però, attraverso una nota ufficiale del gruppo continuano ad escludere violazioni delle norme in materia. “Eni prende atto del provvedimento di sequestro della procura della Repubblica presso il tribunale di Gela notificato alla Raffineria di Gela, auspica che questo possa contribuire a fare chiarezza sulla vicenda nel minore tempo possibile e garantisce la massima collaborazione all’autorità giudiziaria. Eni smentisce in modo categorico di aver praticato presso il sito industriale di Gela trattamenti illegali di rifiuti tossici o di prodotti di scarto derivanti dalle proprie attività. Eni ha sempre condotto le attività industriali nel rispetto delle leggi vigenti e mettendo in campo tecnologie all’avanguardia per il miglioramento e risanamento ambientale – si legge nella nota – nel corso degli anni, lo stabilimento di Gela è stato sottoposto a un elevatissimo numero di controlli di legge, sia relativi all’esercizio delle attività, sia necessari all’approvazione e valutazione degli interventi di risanamento ambientale e bonifica in corso, frutto di complessi iter procedimentali che coinvolgono autorità amministrative centrali e locali”. Per i manager del cane a sei zampe i controlli sarebbe costanti, escludendo qualsiasi anomalia. “L’impatto ambientale dello stabilimento è stato poi oggetto di valutazione sia preventiva, da parte delle autorità competenti, sia successiva, da parte degli enti preposti al controllo. I controlli espletati hanno sempre confermato l’osservanza delle normative e le indagini ambientali condotte dagli enti pubblici competenti confermano l’assenza di inquinamento diffuso nell’area e soprattutto di rischi per la popolazione della città di Gela. Il normale impatto ambientale derivante dalle attività industriali all’interno del sito, oggetto di risanamento, non ha sortito conseguenze all’esterno, anche grazie alla puntuale implementazione da parte della società di significativi progetti di confinamento. Per quanto riguarda le discariche presenti all’interno dello stabilimento, queste sono oggetto di puntuali sopralluoghi da parte degli enti di controllo competenti – si legge ancora – tali discariche, che dal 2001 non sono più in uso e sono oggetto delle procedure di risanamento ambientale nell’ambito del sito si interesse nazionale, sono state realizzate e gestite nel tempo sulla base di progetti autorizzati dagli enti preposti e da questi sottoposte a un’attività di controllo minuziosa e capillare, peraltro tutt’ora in corso. Eni sottolinea come recenti servizi televisivi realizzati nel gelese e volti a raccontare attività illecite con conseguenze ambientali e sanitarie, hanno attribuito con grave errore allo stabilimento di Gela lo smaltimento di rifiuti in discariche situate al di fuori dello stabilimento stesso, responsabilità priva di qualsiasi fondamento”.

L’azienda inoltre continua a ribadire i numeri degli investimenti in tutela ambientale. “Gela è un sito importante per Eni. Negli ultimi quattro anni la società ha investito 800 milioni di euro in attività di riqualificazione industriale e del territorio, inclusa la trasformazione “verde” dei propri impianti di raffinazione – conclude la nota – convertendo la raffineria tradizionale in bio-raffineria in grado di produrre carburanti verdi, che entrerà i funzione nel giro di pochi mesi”.

4 Commenti

  1. Hahahahahhahhahahahahhahahahahahahahahahahahahahahahhaahahhahahahahahahhahahahahahahahhahaahhahahahahahahhahahahahahahahahhahahahahahahhahahahaahahhahahahahhahahahahahhahahahahahahhahahahahahahahahahahahahahahahhahahahahahahahahahahahahhahahaha

  2. Ahahahahah Eni te lo dico veramente sei l’azienda più falsa e schifosa del mondo, quindi per Eni e tutto a posto non è successo niente, e 50 anni che inquinate tutto ma tutto acqua, aria, suolo, sottosuolo, adesso rifiuti interrati, e chissà quante ne avete combinato di disastri che non si sanno, tumori, malformazioni, morti, e ancora parlate di investimenti per la tutela dell’ambiente ma dove sono questi investimenti boniche 00000 PAGLIACCI, 800 milioni di investimenti BUFFONI, con questa green e diesel + state prendendo a tutti in giro, pure la q8, erg, esso, total e altre compagnie stanno producendo questo carburante da 10 anni Buffoni questo Eni non lo dice, Eni ai finito di prendere in giro bonifica tutto ma tutto e vattene, anzi sai che ti dico non faro piu un litro di carburante nei tuo distributori.

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