Il sequestro dei beni, la difesa di Carmelo Collodoro chiama in aula gli imprenditori

 
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Gela. Un “regalo” in denaro che sarebbe stato addirittura rifiutato da Carmelo Collodoro. Un particolare che è emerso durante l’audizione di un imprenditore locale, chiamato a testimoniare

dalla difesa del cinquantaquattrenne, destinatario di un provvedimento di sequestro dei beni a lui riconducibili.

Gli imprenditori chiamati a testimoniare dalla difesa. Per i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, Collodoro sarebbe ancora vicino ai clan e i beni sequestrati rientrerebbero in un giro di proventi illeciti. Con la testimonianza dell’imprenditore, però, la difesa, sostenuta dall’avvocato Grazio Ferrara, ha voluto dimostrare come Collodoro non sia più un referente dei gruppi criminali della città. Nel corso delle prossime udienze, davanti ai giudici del tribunale delle misure di prevenzione di Caltanissetta, verranno sentiti anche altri imprenditori. In totale, i carabinieri del Ros hanno sequestrato beni per circa ottocentomila euro. Un provvedimento che si è esteso ai familiari dello stesso Collodoro, che sono invece rappresentati dagli avvocati Giuseppe Condorrelli, Paolo Testa e Boris Pastorello.

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