Il sindaco continua lo sciopero della fame a Niscemi contro i tagli dell’ospedale

 
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Niscemi. “Continueremo a presidiare ad oltranza l’Ospedale “Suor Cecilia Basarocco” di Niscemi, fino a quando l’Asp 2 non assegnerà in servizio così come previsto dalla pianta organica i 13 medici, i 12 infermieri ed gli 8 ausiliari spettanti”.

Lo ha detto ieri mattina il sindaco Francesco La Rosa, che da lunedì attua lo sciopero della fame ed il presidio permanente dell’ospedale di Niscemi, dove ha trascorso la notte per dire basta all’indebolimento dei servizi sanitari ospedalieri, alle promesse di potenziamento mai mantenute da parte dei vari Direttori generali dell’Asp 2.

L’ospedale niscemese si trova attualmente lasciato con soli 4 medici in servizio e soggetti a turni lavorativi stressanti di guardia sia al pronto soccorso che nelle Unità operative dove sono assegnati e con i posti letto attualmente tutti occupati da pazienti ricoverati.

Anche l’organico medico ed ausiliario e fortemente sottodimensionato.

“Una situazione insostenibile” aggiunge il primo cittadino”che non siamo più disposti ad accettare, nemmeno con provvedimenti di assegnazioni provvisorie di medici volti ad ottemperare all’attuale situazione di emergenza sanitaria che si è venuta a creare.

Non è possibile lasciare le sale codice rosso ed Obi (Osservazione breve infermieristica) del pronto soccorso con un solo medico ed un infermiere, la sala operatoria con soli 3 infermieri ed un ausiliario e le Unità operative di Chirurgia e Medicina con una gravissima carenza di personale sanitario, sia medico che infermieristico.

Un pronto soccorso ospedaliero per essere autonomo e garantire il servizio 24 ore su 24, ”, conclude il primo cittadino, dovrebbe poter contare su almeno 8 medici e 12 infermieri, rispetto agli attuali soli 4 medici.

L’articolo 32 della Costituzione italiana, va rispettato e non violato.

E’ opportuno parlare anche dei poliambulatori, perché non è più tollerabile che negli altri Comuni, a fronte di una specialistica di 150 ore settimanali, a Niscemi, se ne garantiscono soltanto 36 ore”.

Al presidio permanente dell’ospedale, partecipano assessori e consiglieri comunali, la Cgil e la Cisl del comparto Sanità, il Nursind, sindacato delle professioni infermieristiche, rappresentanze di varie associazioni di volontariato e liberi cittadini.

Tante le manifestazioni di solidarietà pervenute al sindaco Francesco La Rosa da tantissimi Comuni italiani, anche aderenti agli “Stati generali dei Comuni dimenticati” e di cui Niscemi fa parte.

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