Il sindaco di Niscemi è “custode dell’identità territoriale”

 
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il sindaco Conti inaugura la sagra del carciofo 2018

Niscemi. “Custode dell’identità territoriale”. Questo il riconoscimento conferito al sindaco di Niscemi Massimiliano Conti durante l’inaugurazione della 38° edizione della Sagra del carciofo dalla “Libera Università rurale – Saper&Sapor”.

La consegna del riconoscimento al primo cittadino, ha segnato formalmente l’avvio del percorso  “Niscemi, Borgo Geniusloci De.Co”,  alla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura  Edy Bandiera, del parlamentare Michele Mancuso e di tanti sindaci dei Comuni vicini e dell’Hinterland.

L’importante riconoscimento è stato consegnato al sindaco da  Nino Sutera, laureato in Scienze e tecnologie agroalimentari,  Funzionario direttivo della Regione siciliana,   “Formatore Consulente” del Formez, nonchè  ideologo dei “Borghi GeniusLoci De.Co”.  

Il percorso “ Borghi  GeniusLoci De.Co.” (Denominazione comunale), avviato con la proficua collaborazione della Consigliera comunale Viviana Stefanini, prevede un modello di elementi essenziali di relazionalità che sono il territorio, le tradizioni, la tipicità, la tracciabilità e la trasparenza. 

“Si tratta di un percorso che tutela la storia, le tradizioni del patrimonio culturale comunale ed i sapori tradizionali legati alle produzioni del territori”, spiega Nino Sutera,” poiché costituiscono un inestimabile valore da difendere e preservare.

Un percorso che vuole salvaguardare e valorizzare il locale, rispetto al fenomeno della globalizzazione che tende ad omogeneizzare prodotti e sapori.

L’obiettivo è quello di incrementare il turismo enogastronomico puntando sulla spiccata tipicità delle pietanze ereditate dalle antiche tradizioni locali”.

Come spiegato dallo stesso Nino Sutera, la denominazione comunale (De.Co.) “Borghi Genius Loci” è un atto politico, nelle prerogative del Sindaco, che presuppone una conoscenza del passato, un’analisi del presente ed una progettualità riferita al futuro.

Il tutto nell’ottica di un incremento del turismo enogastronomico, che se ben congegnato e gestito, costituisce una vera e grande opportunità per lo sviluppo dell’economia locale, specie per le piccole comunità rurali, che nei rispettivi prodotti alimentari e piatti tipici hanno un formidabile punto di forza attrattiva nei confronti del visitatore”.

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