Il sindaco e Sviluppo Democratico ci stanno? Spunta il “Patto per la città”: Ferrara, “la giunta? Con proposte serie tutto è possibile”

 
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Gela. Il giro di consultazioni politiche avviato dal sindaco Domenico Messinese e dai vertici di Sviluppo Democratico non è ancora concluso, ma c’è già una prima “finestra” aperta.


“Qualcosa di serio”. Il primo cittadino e i suoi fedelissimi non sono affatto contrari a stringere una cooperazione politica con altre forze, “qualcosa di serio”. A rompere gli indugi, è il segretario cittadino di Sviluppo Democratico Emanuele Ferrara che, negli ultimi giorni, è rimasto al fianco del primo cittadino, durante le riunioni ristrette a Palazzo di Città. “Un patto per la città”, così lo definisce Ferrara. “Noi stiamo lanciando una proposta seria a tutte le altre forze politiche, anche a quelle che sono fuori dal consiglio comunale – dice – vogliamo rafforzare quanto fatto, fino ad oggi, dalla giunta. Messinese e Siciliano stanno cercando di rilanciare asset fondamentali per il futuro economico della città e non vogliamo disperdere questo patrimonio”. L’accelerazione che arriva dall’amministrazione comunale e dal segretario di Sviluppo Democratico, comunque, sembra piuttosto esplicita. “Noi siamo aperti ad ogni soluzione – continua Ferrara – la giunta? Tutto si può modificare quando ci sono idee che possono far bene alla città. Non parlerei di una giunta di salute pubblica ma di un vero e proprio patto per la città. Se ci sono forze disponibili, noi siamo pronti”. E’ chiaro che l’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Domenico Messinese, vuole avere le spalle coperte, anche in vista delle elezioni regionali.

L’amministrazione comunale vira a centrosinistra? Se a Palazzo d’Orleans dovessero arrivare i grillini, i rapporti tra Gela e Palermo diventerebbero veramente molto complessi, soprattutto nell’ipotesi di Giancarlo Cancelleri successore di Rosario Crocetta. Dopo il traumatico divorzio, è stata rottura totale tra l’amministrazione comunale e i pezzi da novanta del Movimento cinque stelle. Una giunta “puntellata”, con l’ingresso di partiti che possano pesare, potrebbe assicurare altri tre anni di governo della città, probabilmente meno traumatici, al di là dall’esito delle elezioni regionali. Dopo i primi colloqui in municipio, sono soprattutto le forze di centrosinistra a non trincerarsi dietro ad un categorico no. Il Pd e Sicilia Futura, almeno ufficialmente, decideranno al loro interno, ma se il sindaco scegliesse di spostarsi verso quest’area politica, probabilmente qualcosa potrebbe muoversi. Dal lato del centrodestra, Forza Italia ha già detto no, mentre la Lista Musumeci dovrà valutare il da farsi. Chi lo firmerà il patto per la città?

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