“Il sindaco sia un uomo di Dio”, Popolo della Famiglia: “Pronti a sostenere Spata, Di Dio o Mancuso”

 
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Giuseppe Spata, Luigi Di Dio e Gianfranco Mancuso

Gela. “Un uomo di Dio che ama le associazioni e i movimenti e favorisce ogni loro attività per il bene dell’individuo”. E’ questo uno dei tratti salienti che gli esponenti locali del Popolo della Famiglia individuano nella scelta del possibile candidato a sindaco. Il gruppo che si rifà a Mario Adinolfi sembra intenzionato a sostenere un proprio candidato alla corsa per la poltrona di primo cittadino. Il presidente Emanuele Zappulla e l’altro dirigente Renato Messina si dicono pronti a “sponsorizzare” una candidatura sturziana, dato che ricorre il centesimo anniversario dall’appello ai “Liberi e Forti” del prelato calatino. Così, si sbilanciano facendo i nomi di Gianfranco Macuso, del leghista Giuseppe Spata e dell’ex consigliere comunale di Energie per l’Italia Luigi Di Dio. Sono reduci dall’assemblea nazionale e lanciano il loro appello. “Il nostro candidato a sindaco ha già un profilo scaturito dalle necessità del territorio – dicono – non è il principe azzurro con gli occhi azzurri, con il mantello e un cavallo da centomila euro. A differenza di tanti pupi e pupari, ha libera espressione di decidere quale sia la migliore strategia economica politica e sociale per ribaltare lo stato della città, senza chiedere il permesso a Caltanissetta o a Palermo. Il nostro sindaco lo abbiamo scelto perché ha un cuore, organo primario per guardare verso il basso e aiutare le famiglie indigenti, i poveri e accelerare gli iter per cercare fondi a beneficio della città. Uno che firma senza tremori documenti e regolamenti, avendo chiara la prospettiva, cercare investimenti per ridare speranza ai giovani e alle generazioni future. Un uomo con un cuore che possa portarlo in giro per la città, entrare nelle case delle famiglie, guardare in ogni angolo delle strade, delle vie e dei quartieri per verificare con i propri occhi le condizioni dei suoi concittadini. Uno che scende negli uffici Eni per imporre con forza il futuro del sito industriale migliorando le aree, facendogli tracciare nuovi percorsi e progetti aiutando l’amministrazione ad abbassare lentamente la disoccupazione. Lavorare sui liberi consorzi, snellire le autorizzazioni per I progetti balneari, aprire nuovi rapporti e dialoghi con gli esercenti e invitare imprenditori ad investire e progettare centri commerciali. Il nostro sindaco deve essere voce di chi è rimasto troppo tempo senza lavoro, senza diritto, senza casa, uno che non ha paura di dire fermiamoci tutti per risolvere i problemi della sanità, dei tagli e incrementare servizi e reparti. La nostra città vive da oltre 2700 anni, riportiamo Gela alle origini, bisogna fare un report per documentare la storia che vive sotto la terra. La città deve risorgere attraverso un uomo che richiama altri uomini al servizio, facendo della politica la più alta carità, guardando la città come una visione possibile, una visione che si materializza attraverso le mani e il sacrificio di tanti”.

Il Popolo della famiglia nelle scorse settimane ha già chiuso una prima intesa con la Lega e adesso si porta avanti nel tentativo di verificare se ci siano altre forze disposte ad appoggiare progetto e candidato.

2 Commenti

  1. Visto che richiamate Dio, a mio parere un po eccessivo arrivare a ciò; penso che nessun UOMO DI DIO voglia vedere gente lasciata in mare e nn salvata perché un signore ha deciso di creare la propria immagine politica sulla pelle di questi poveri sventurati. Allora vi “prego” ai vostri amici della Lega fate leggere qualche passo della BIBBIA.

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